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Inflazione, è qui per restare? Le 6 risposte che cerchiamo

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 1, 2021, 07:36 GMT+00:00

L'Inflazione, è qui per restare in modo strutturale? Le 6 risposte che cerchiamo per proteggere il capitale e il risparmio dalla corrosione.

inflazione

In questo articolo:

L’Istat per luglio ha indicato una risalita dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, del +0,3% su base mensile e del +1,8% su base annua, contro il +1,3% di giugno.

L’energia il consumatore la pagherà cara, ancora più cara, con 56 euro in più per la luce e 158 euro per il gas su base annua.

Per gli analisti, tuttavia, è ancora presto per capire se questa inflazione è passeggera o strutturale, tuttavia alcune risposte a domande cruciali per l’investitore le ha fornite Invesco nella sua rubrica T con Zero, come riportato dal Financialounge, e fornisce importanti indicazioni per proteggere il proprio capitale da un aumento del costo della vita che rende inutile il semplice risparmio senza investimenti che fanno fruttare il capitale risparmiato.

L’effetto domanda e offerta non allineate

Il primo punto riguarda una domanda e una offerta che vivono una fase di squilibrio dovuta ad una domanda repressa per lunghi mesi che ora chiede di essere soddisfatta, ma con una produzione e una catena della distribuzione che in alcuni settori annaspa: vedasi la penuria di chip nel campo dell’elettronica.

Inoltre la pandemia ha aumentato i costi per aggiungere la sicurezza sanitaria nei contesti lavorativi in generale, e così le imprese hanno riversato sul prezzo finale dei beni gli aumenti.

Secondo Invesco l’alto risparmio accumulato in questi mesi da chi ha potuto farlo, dovrebbe rendere più accettabile pagare di più per ottenere gli stessi beni e servizi di prima.

Al netto di ciò, anche quando la situazione tornerà in equilibrio, è difficile che i prezzi scenderanno ai livelli precedenti.

Materie prime ed energia: prezzi alle stelle

I prezzi dell’energia sono risaliti dopo il crollo subito nella prima parte del 2020. Il prezzo del petrolio, in contemporanea, è tornato ai livelli del 2018, periodo in cui non vi erano timori di una inflazione fuori controllo.

Ora si spera che il petrolio non salga ulteriormente, e la decisione dell’Opec allargato di aumentare la produzione di 0,4 milioni di barili al giorno ogni mese fino a dicembre 2021 dovrebbe aiutare a calmierare i prezzi.

Ma staremo a vedere.

Le materie prime e in particolare i metalli industriali, dal canto loro, sono stati il campanello d’allarme di una potenziale inflazione fuori controllo. La risalita dei prezzi è partita già nella seconda metà dello scorso anno.

Il motivo risiede nella transizione ecologica, che prospetta un ampio uso dei metalli rari e di metalli come il rame: quest’ultimo va forte.

La politica fiscale espansiva

I piani di ammodernamento delle infrastrutture in Europa con il Next generation EU e negli USA con il piano Biden, sono volti ad aumentare la produttività delle economie e questo dovrebbe dare un importante contributo alla limitazione dell’inflazione.

Tema lavoro

In caso di aumento della disoccupazione a livello globale frenerà la crescita economica e la domanda aggregata. Ma si segnala anche una domanda sostenuta di lavoratori in vari settori, con una tendenza ad aumentare i salari per convincerli a lasciare i sussidi.

Staremo a vedere come andrà a finire, perché un aumento dei salari spinge anche i prezzi verso l’alto.

Catene produttive

Si fa notare anche che la pandemia è giunta al termine di 2 anni di guerra commerciale USA-Cina, e che nella nuova globalizzazione prendono posto capacità produttive non più delocalizzate ma costruite nel territorio nazionale di riferimento.

Questa tendenza è da considerarsi deflattiva e non inflattiva per effetto della capacità in eccesso che si potrebbe creare in futuro.

Inflazione destinata a durare

Se l’economia globale continuerà a crescere così come ci si aspetta, è difficile che si possa vivere una deflazione.

Il sentiment crescente vede un aumento dei prezzi come un fenomeno destinato a durare, almeno fino a quando vi sarà crescita economica.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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