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Gualtieri: approvato scostamento di bilancio si valuta intervento ex post per imprese

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jan 21, 2021, 10:04 GMT+00:00

Roberto Gualtieri spiega cosa si farà dei soldi dello scostamento di bilancio. Si valuta infatti un intervento ex post per le imprese più colpite.

scostamento di bilancio

Il Parlamento italiano ha approvato lo scostamento di bilancio con 291 voti al Senato e 523 voti alla Camera dei deputati, con quindi anche il contributo pieno dei partiti d’opposizione.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha spiegato alle commissioni Bilancio di Senato e Camera che i 32 miliardi di euro di scostamento approvati dal Parlamento serviranno anche per valutare ex post la situazione delle imprese italiane maggiormente colpite dalla crisi economica generata dalla pandemia.

L’obiettivo è valutare l’intero anno appena trascorso, con un confronto che consenta “un intervento perequativo” ed una “valutazione ex post che possa prendere un intero anno” fiscale così da valutare con numeri alla mano come agire per “ripianare gli eventuali limiti e situazioni di penalizzazioni” che si sono venuti a creare durante il 2020 nella elargizione dei fondi a sostegno delle attività imprenditoriali dei settori più colpiti dalle chiusure.

Scostamento di bilancio e valutazione ex post

Gualtieri quindi considera evidente il fatto che l’urgenza e la rapidità con cui sono stati emessi i primi ristori nel 2020 abbia causato delle “ingiustizie”, quindi con il decreto Ristori numero 5 che potrebbe essere approvato la prossima settimana dal Consiglio dei Ministri, si farà “una valutazione ex post che possa valutare l’intero anno, che possa sommare quello che si è avuto e quello che non si è avuto.”

In questa attività servirà anche il contributo del Parlamento afferma il ministro Gualtieri, alludendo al fatto che servirà individuare le categorie che dovranno rientrare in questo ampio e articolato provvedimento di ristoro retroattivo e servirà anche individuare i giusti meccanismi per evitare frodi.

Misure straordinarie valse il 6,6% del Pil

Con i vari scostamenti di bilancio operati nel corso del 2020 il governo ha complessivamente “varato misure pari a circa il 6,6% del Pil, 108 miliardi di euro, a cui si aggiungono 300 miliardi di euro di crediti oggetto di moratoria e 150 miliardi di prestiti garantiti”, ha ricordato Gualtieri durante l’audizione.

Oggettivamente un intervento economico dello Stato senza precedenti e che vale anni e anni di programmazione economica.

“Si tratta di uno degli interventi più rilevanti d’Europa paragonabile solo a quello messo in campo dalla Germania”, fa notare Gualtieri con una punta di soddisfazione politica.

L’ultimo scostamento di bilancio

Il ministro dell’Economia Gualtieri fa sapere alle commissioni Bilancio che nelle intenzioni del governo Conte bis questo è stato “l’ultimo scostamento di bilancio” chiesto al Parlamento per contrastare la pandemia.

Da qui in avanti, quindi, l’Italia dovrà rialzarsi economicamente con altre strategie e non più facendo ulteriore debito pubblico.

Con molta probabilità si farà affidamento ai primi miliardi di euro che arriveranno dal Next Generation EU come anticipo previsto poco dopo la presentazione dei piani nazionali alla Commissione Europea.

48 miliardi alle imprese

Dei 108 miliardi di scostamento di bilancio approvati dal Parlamento nel 2020, 48 miliardi di euro sono andati alle imprese sotto forma di interventi fiscali, e di fondo perduto.

Mentre per il lavoro sono stati destinati 35 miliardi di euro e la sanità invece ha ricevuto 8 miliardi di euro per gestire la pandemia.

Rischi nel 2021 al ribasso

Secondo Gualtieri, in fine, i rischi per il Pil italiano sono al ribasso infatti “la proiezione del Dpb stimava il deficit al 7% del Pil, ma nell’ipotesi che l’ammontare dello scostamento sia pienamente utilizzato salirebbe all’8,8%, al netto di eventuali revisioni della crescita”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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