FinCEN Files i fondi oscuri delle banche e i documenti da dimenticare. Inchiesta giornalistica scopre 2mila miliardi riciclati dal 1999.
Si presenta come la più grande inchiesta giornalistica sulle banche internazionali mai realizzata, quella condotta dall’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) e rivolta a colossi del calibro di JP Morgan Chase, Bank of New York Mellon (BNY), Deutsche Bank, HSBC, Standard Chartered.
Dal 1999 al 2017 queste e altre banche avrebbero riciclato oltre duemila miliardi di dollari provenienti da clienti di 170 paesi legati al terrorismo, alle mafie, narcotraffico, oligarchi e ad altri gruppi criminali. Le operazioni sarebbero continuate nonostante gli interventi dei governi, le multe e gli impegni formali presi: le banche avrebbero ottenuto da queste operazioni importanti guadagni.
Sono stati necessari 400 giornalisti di 110 testate giornalistiche e di 88 nazioni per portare a termine l’operazione di investigazione giornalistica. I documenti, noti come FinCEN Files, sono stati forniti da Buzzfeed. Questa inchiesta s’inserisce nel solco dei Panama Papers, il gruppo giornalistico è lo stesso.
In totale i giornalisti sono entrati in possesso di 17.600 documenti grazie a talpe, richieste ai tribunali, richieste dirette alle banche, che hanno fornito i documenti in base alle leggi sulla trasparenza bancaria o in base alle leggi sulla libertà d’informazione.
La risposta delle principali banche nel mirino dell’operazione investigativa non si è fatta attendere, così HSBC ha fatto sapere in un comunicato che le transazioni a cui si riferisce l’inchiesta sono precedenti al 2012, data a partire da cui la banca ha implementato misure per combattere i crimini finanziari in 60 giurisdizioni.
Anche JP Morgan ha risposto affermando che oggi spende milioni di dollari e impegna migliaia di persone nel verificare che le transazioni bancarie siano pulite. Tra le altre prese di posizione quella della BNY Mellon e della Standard Chartered.
Anche il FinCen, da cui molta parte della documentazione proviene, è intervenuta affermando che quanto hanno fatto i quotidiani è una pubblicazione non autorizzata ed è un crimine che ha un impatto sulla sicurezza degli USA.
“Alcuni colletti bianchi, nei loro abiti eleganti, si nutrono della tragedia di persone che muoiono in tutto il mondo”, ha detto Martin Woods, ex investigatore delle transazioni sospette per la ex società di servizi finanziari Wachovia poi rilevata da Wells Fargo nel 2008.
Il report di BuzzFeed presenta una sintesi delle transazioni sospette e scomode permesse dai gruppi bancari a personaggi oscuri e sottoposti a inchieste internazionali.
Standard Chartered avrebbe favorite le transazioni economiche di Al Zarooni Exchange, un business con base a Dubai che avrebbe riciclato i denari dei Talebani proprio negli anni in cui questi compivano stragi di civili e soldati.
HSBC avrebbe omesso il controllo su uno schema Ponzi organizzato da una società di Hong Kong. La truffa WCM777 avrebbe sottratto circa 80 milioni di dollari da investitori asiatici e latinoamericani, poi usati per comprare campi da golf, diamanti, immobili e terreni.
Secondo BuzzFeed, i documenti da loro recuperati vengono compilati da chi si occupa di controllare e segnalare le operazioni bancarie sospette ma sono spesso “parcheggiati in uffici remoti” e con scarse risorse.
Quello che l’inchiesta intende sottolineare è che non c’è una reale volontà di stroncare il fenomeno da parte delle autorità che hanno la responsabilità del controllo.
“Abbiamo due sistemi di applicazione della legge e della giustizia nel paese”, ha detto a BuzzFeed il senatore USA Ron Wuden membro del Senate Intelligence Committee.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.