Pubblicita'
Pubblicita'

Effetto GameStop. Hedge fund perdono 40 mld, millennial ora su Argento

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Feb 1, 2021, 10:40 GMT+00:00

Effetto GameStop sugli Hedge fund che perdono 40 miliardi di dollari a causa dell'azione coordinata dei millennial. Ma non ci sarebbero solo loro.

Gamestop

In questo articolo:

Effetto GameStop, mania, manipolazione di mercato, rivincita dal basso contro i grandi speculatori e fondi finanziari?

Forse c’è dentro un po’ di tutto questo nel fenomeno economico-sociale che colpisce i mercati finanziari di inizio 2021, ma c’è anche chi cavalca i trend e come sempre non se li lascia scappare.

Ma procediamo con ordine, perché GameStop e le altre azioni non sono le uniche ad essere state prese di mira dai millennial che si organizzano su Reddit, Telegram, i cinesi su Weibo.

Anche il prezzo dell’argento è stato colpito nelle ultime ore dalla battaglia aperta tra i piccoli retail poco esperti e i grandi esperti della finanza. Nelle ultime 24 ore XAG è salito del +10,85%.

Chiaro, i piccoli retail prendono di mira quegli asset che costano poco e che possono permettersi di comprare in quantità sufficienti da giustificare una operazione del genere. Tutti insieme poi portano su il prezzo e qualcuno poi spera di guadagnarci. Anche la criptovaluta XRP è stata colpita dal fenomeno.

Le perdite degli hedge fund

Dicevamo, quindi, delle perdite degli hedge fund su GameStop e gli altri titoli azionari colpiti dagli investitori retail organizzatisi sui social network.

Secondi Il Sole 24 Ore gli hedge fund avrebbero perso all’incirca 40 miliardi di dollari a causa della battaglia finanziaria innescata dai millennial.

Perché perdono se i titoli salgono? Perché la loro natura speculativa li porta a “scommettere” anche a favore della rovina di un titolo azionario e così quei “rompiscatole” degli investitori autorganizzati sono entrati virtualmente a Wall Street e gli hanno messo tutto sotto sopra.

Il prezzo di GameStop (GME), nel frattempo, non è affatto crollato mantenendo la sua posizione a 325 USD, in guadagno del +67,87% (131,4 USD di guadagno in 24 ore). Questi i dati della chiusura della Borsa di New York venerdì, ma nel pre market è già a 347,85 USD in crescita del +7,38% e il sentiment è positivo con una tendenza all’acquisto.

Quindi la battaglia sul titolo appare essere tutt’altro che terminata, tuttavia il titolo è in una condizione di alta incertezza ed è pericoloso investire con prospettive di medio-lungo periodo: il titolo non ha i fondamentali.

Non è tutta colpa dei retail

Secondo l’analista finanziario contattato da Cnbc, Bart Zhou Yueshen, giovane professore universitario, se si guardano i volumi di acquisto di titoli come GameStop e anche AMC Entertainment, si nota che non ci possono essere solo piccoli investitori retail dietro il movimento del mercato.

Egli fa notare che gli investitori istituzionali non sono certo stupide e non restano mica a guardare come gli altri guadagnano. Quindi secondo lui nel “gioco al massacro”, nella battaglia del tutti contro tutti sono scesi in campo anche grandi investitori non esposti su questi asset e che hanno messo le mani nel zuccheroso miele con gli altri.

Una opportunità a breve termine come questa non la lasci ad altri, ci entri, spiega l’analista.

Problema regolamentazione

Lo US Securities and Exchange Commission (SEC), anche non è rimasta a guardare ed ha avviato una inchiesta sull’accaduto.

Tuttavia per le autorità di regolamentazione resta ora una riflessione da fare: come regolamentiamo la situazione?

Come evitiamo e scoraggiamo per il futuro eventi di massa del genere? Come evitare che le Borse siano influenzate da gruppi di persone che si organizzano più o meno consapevolmente sui social network?

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Pubblicita'