Pubblicita'
Pubblicita'

Crash del dollaro USA virtualmente inevitabile? Analisi

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 16, 2020, 07:25 GMT+00:00

Il crash del dollaro USA potrebbe essere virtualmente inevitabile secondo l'analisi fatta dall'ex di Morgan Stanley Stephen Roach, economista alla Yale.

dollaro

In questo articolo:

Il dollaro USA (USD) sta perdendo oppure no la sua egemonia mondiale? Il renminbi cinese è destinato a sostituire il dollaro americano? Oppure ci penseranno le criptovalute a decretare la fine dell’egemonia della valuta verde?

Le questioni restano aperte ma una nuova analisi che approfondisce il tema arriva dall’ex di Morgan Stanley Stephen Roach, economista e professore alla Yale University e grande esperto di Asia.

Il rischio secondo il professore è che l’enorme deficit di bilancio degli USA, scontrandosi con le evoluzioni in corso a livello globale, potrebbero scatenare un crollo del dollaro.

Parlando a Trading Nation su Cnbc, l’economista statunitense ha avvertito che l’economia USA è afflitta da alcuni significativi “squilibri macro da troppo tempo”. I problemi sono un tasso di risparmio interno molto basso e un disavanzo cronico delle partite correnti.

In effetti le famiglie americane sono altamente indebitate, l’ultimo dato fornito dalla Fed di New York a febbraio 2020 indicava in 14,5 mila miliardi di dollari il debito delle famiglie USA. E negli USA anche gli studenti sono indebitati per poter studiare all’università (una vita di debiti insomma).

L’analisi di Roach? “Il dollaro cadrà molto, molto bruscamente”. Questa la sua previsione sul futuro del dollaro USA, che in termini numerici potrebbe tradursi in un -35% rispetto alle principali valute mondiali.

Potrebbe interessarti: Africa, la scarsità dell’USD sta favorendo il Bitcoin.

Crash del dollaro USA virtualmente inevitabile? Il deficit fiscale

Secondo Roach nei prossimi anni questi problemi potrebbero aggrovigliarsi tra loro se si dovesse esaurire il deficit fiscale.

E il problema è il tasso di risparmio nazionale, che potrebbe ulteriormente approfondirsi portandolo in un “territorio negativo mai sperimentato prima negli USA e in nessun’altra economia trainante nella storia dell’economia”, è il timore del professore di Yale.

Gli USA lasciano la globalizzazione: combinazione letale

Il fatto che gli USA stiano tentando di allontanarsi dalla globalizzazione per “concentrarsi sul disaccoppiamento di se stessa dal resto del mondo”, potrebbe essere una “combinazione letale”, ha proseguito la sua riflessione Roach.

La questione da analizzare ora è quando ciò avverrà. Rapidamente o gradualmente, si domanda?

La risposta dell’economista di Yale è che tale sua previsione sul dollaro USA si potrebbe “avverare” entro i prossimi due anni o più. Gli investitori non dovrebbero ignorare questo rischio quando investono nel forex o in asset in dollari secondo la sua opinione.

Cosa accadrebbe per l’economia USA

Nel caso di crash del dollaro USA aumenterebbe l’inflazione e l’importazione di beni dall’estero sarebbe molto più costosa, inoltre le attività finanziarie statunitensi ne risentirebbero molto.

Secondo l’economista si potrebbe creare una situazione simile alla stagflazione di fine anni’70, quando i prezzi dei beni aumentò bruscamente e la crescita economica rallentò decisamente.

Cosa potrebbe cambiare questo scenario?

Un cambio di leadership alla Casa Bianca non cambierà la situazione, il professore lo dice chiaramente.

Non è una questione di linea politica del presidente e in uno scenario di crisi come questo in cui il legislatore è super impegnato nel combattere l’impatto economico della pandemia da nuovo coronavirus con misure di stimolo senza precedenti, appare difficile poter fare qualcos’altro per cambiare la rotta.

Avrà ragione il professore 74enne economista senior alla Yale University?

Come il nuovo coronavirus ci ha insegnato, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Sarà bene diversificare il proprio portafoglio al meglio per bilanciare le perdite, come sempre.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Pubblicita'