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Alluminio ai massimi (+39%) e colpo di stato in Guinea che non t’aspetti

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Sep 8, 2021, 08:17 GMT+00:00

L'alluminio ai massimi con un +39% da inizio anno, e il colpo di stato in Guinea ha causato un ulteriore inasprimento dei prezzi.

Aluminum

In questo articolo:

Nel mentre la politica mondiale è affaccendata in altri contesti geopolitici, dalla Guinea domenica scorsa è giunta la notizia di un colpo di stato messo a segno da una unità speciale delle forze militari del paese.

La notizia ha destato poco interesse a livello internazionale, ma non nel mercato dell’alluminio perché la Guinea estrae un quarto della bauxite mondiale e rappresenta il 24% del mercato mondiale, secondo solo all’Australia.

Con la bauxite si produce l’allumina, che a sua volta si usa nel processo di forgiatura dell’alluminio.

Sul London Metal Exchange (LME), il prezzo dell’alluminio ha così toccato un nuovo massimo storico a 2.745 USD per tonnellata (cash buyer) il 6 settembre prima di correggere a 2.740 USD il 7 settembre.

La paura degli operatori è il blocco delle esportazioni o un rallentamento nelle procedure di esportazione della bauxite dalla Guinea verso le industrie di trasformazione. Tuttavia appare una paura eccessiva, dal momento che nessun governo della Guinea vorrà mettere a repentaglio le risorse economiche che derivano da quel business.

Prezzo dell’alluminio +39% da gennaio

Il prezzo dell’alluminio, tuttavia, è in ascesa già da gennaio, quando valeva 2.013,5 USD per tonnellata, ed ha maturato da allora una crescita del +39%.

I motivi che hanno portato a questo aumento del prezzo dell’alluminio per tonnellata sono molteplici e sono legati sia all’approvvigionamento che alla domanda aumentata nella fase di riapertura delle economie ad inizio 2021.

Problemi di approvvigionamento

Dal punto di vista dell’approvvigionamento va segnalato l’incendio in Giamaica di una importante raffineria di allumina che sta causando ritardi, riporta l’Economia del Corriere.

La decisione del governo cinese di ridurre la produzione di alluminio per ridurre le sue emissioni di CO2, ha causato una riduzione nell’offerta della materia prima che ha destato non poco sconcerto tra le industrie cinesi del comparto. La China Nonferrous Metals Industry Association si è riunita con i manager delle maggiori fonderie di alluminio cinesi per fare il punto della situazione, riporta il Financialounge.

Inoltre a settembre in Guinea si presenta sempre un problema di scorte esaurite a causa della fine della stagione delle piogge.

Domanda di alluminio in crescita

Se ai problemi di approvvigionamento si aggiunge la crescita della domanda di alluminio a livello globale, è facile comprendere come il prezzo non può che salire.

L’alluminio è infatti necessario nell’industria dei trasporti per la produzione di veicoli da trasporto, è utilizzata nella produzione di parti e componenti nell’elettronica e negli elettrodomestici, è molto utilizzato nel settore aerospaziale ed anche nell’edilizia trova un impiego diffuso.

Materie prime in aumento

L’alluminio non è l’unica materia prima in aumento. Tra le materie agricole il grano duro è in forte crescita da mesi, mentre tra i metalli il rame e il palladio hanno fissato negli ultimi mesi massimi storici significativi.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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