Alibaba Group, Tencent Technologies e un'altra società cinese, sono state multate in Cina per non aver segnalato accordi alle autorità.
Anche le Autorità di regolamentazione cinesi provano ad arginare il crescente strapotere delle società tecnologiche per evitare che il loro monopolio diventi straripante. Così lo State Administration for Market Regulation (SAMR) cinese ha deciso di multare Alibaba Group, China Literature di proprietà di Tencent Technologies e Hive Box Technology di Shenzhen, con una multa pari a 500 mila yuan, che in euro equivalgono a circa 62.895 euro.
La scelta sanzionatoria dell’autorità di regolamentazione dei mercati, segue la bozza di regole presentate il mese scorso che ha l’obiettivo di fermare le pratiche monopolistiche delle piattaforme internet, ritenute sempre più a livello globale come asfissianti nei confronti della concorrenza.
Mentre in Europa Antitrust e altre autorità da anni combattono contro il monopolio tecnologico in rete e gli Stati Uniti lo stanno facendo in queste settimane contro Facebook, in Cina questa è la prima volta che accade.
SAMR ha sanzionato Alibaba Group (BABA) e la società controllata da Tencent Technologies (TME) per non aver propriamente dichiarato alle autorità di regolamentazione e controllo dei mercati l’acquisizione di alcune società.
Alibaba voleva acquisire una quota dell’operatore di grandi magazzini cinesi InTime, mentre China Literature voleva comprare una quota di New Classics Media e invece Hive Box voleva accaparrarsi una fetta di China Post Smart Logistics.
Chiara l’intenzione di queste società tecnologiche di allargare la loro influenza in settori strategici: grandi magazzini territoriali, spedizioni delle merci e mezzi di comunicazione di massa.
SAMR ha precisato che le iniziative delle società quotate non hanno violato le regole sulla concorrenza, perché i concorrenti non sono stati danneggiati, ma le società non hanno presentato correttamente le pratiche burocratiche previste dalle leggi sul monopolio e da qui la multa.
Insomma, un piccolo avvertimento a non comportarsi da monopolisti e un mostrare la presenza delle autorità cinesi anche nei confronti delle giganti dell’IT.
Il governo cinese, altamente controllore della vita dei cinesi, teme che le società tecnologiche cinesi possano in qualche modo diventare dei controllori paralleli, dal momento che le applicazioni e i servizi commerciali di Alibaba e di Tencent, in particolare, praticamente sono utilizzati dalla quasi totalità dei cinesi che hanno dimestichezza con gli apparati tecnologici.
Le azioni di Alibaba Group (9988) alla Borsa di Hong Kong risultano essere in perdita del -2,63%, mentre ancora il titolo alla Borsa di New York attende l’apertura. Una azione Alibaba Group vale al momento 251,60 dollari di Hong Kong (HKD). Il titolo azionario aveva raggiunto i 307 HKD il 28 ottobre scorso.
In discesa anche il titolo azionario di Tencent Holdings (0700) alla Borsa di Hong Kong, che perde il -2,89% portandosi a 571 HKD. Il titolo aveva raggiunto i 625 HKD lo scorso 5 novembre.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.