Il cambio euro dollaro scende nella terza sessione settimanale, in un contesto di modesta forza del dollaro americano, anche se non c'è continuità.
Il prezzo dell’euro dollaro si attesta sotto il livello chiave di 1,1400, mantenendosi stabile in una fase laterale familiare. Dopo aver toccato un minimo a 1,1355 durante la sessione asiatica, il fiber ha recuperato parzialmente, posizionandosi intorno a 1,1370. Nonostante il modesto rialzo del dollaro americano, il cambio non ha seguito un trend deciso, rimanendo confinata in un range che si è mantenuto stabile nell’ultima settimana.
Il dollaro americano sta attraendo acquirenti per il secondo giorno consecutivo, sostenuto da operazioni di riposizionamento in vista dei principali dati macroeconomici statunitensi in uscita questa settimana. Il dollaro americano beneficia della posizione cauta degli investitori, che attendono indicazioni più chiare sull’economia americana. D’altro canto, l’EURO continua a soffrire sotto il peso delle dichiarazioni accomodanti della Banca Centrale Europea, che stanno contribuendo a indebolire la valuta unica.
Nonostante la debolezza della valuta unica, i rialzisti del dollaro americano sembrano essere cauti. Le preoccupazioni legate alle politiche commerciali di Trump e il rischio di un brusco rallentamento economico globale stanno frenando gli orsi del fiber. Inoltre, le aspettative per una ripresa del ciclo di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve limitano i guadagni del dollaro USA e supportano in parte la domanda di EURO, bilanciando così il movimento ribassista dell’euro dollaro.
Gli investitori sono ora in attesa della pubblicazione dei dati statunitensi, che include il rapporto ADP sull’occupazione nel settore privato, il PIL statunitense del primo trimestre e l’Indice dei Prezzi dei Consumi e delle Spese Personali (indice PCE). Questi dati potrebbero supportare il dollaro americano e fornire un nuovo impulso per il fiber, influenzando l’andamento della coppia.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1363, in ribasso dello 0,18% ed all’interno di una fase laterale. Ora gli orsi stanno capitalizzando il rimbalzo SHORT del livello annuale 1,1422, con il livello annuale 1,1328 a fungere da principale obiettivo ribassista, il cui superamento però potrebbe portare l’euro dollaro ad estendere il movimento ribassista e raggiungere almeno il livello chiave 1,1300.
Viceversa, un rimbalzo dal livello annuale 1,1328 agevolerebbe la continuazione della fase laterale, con il livello chiave 1,1400 e il livello annuale 1,1422 a rappresentare i principali obiettivo LONG di breve termine.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.