Il contratto future e.mini Nasdaq100 scad. 09/24 attraversa la prima fase correttiva da tre mesi a questa parte
I prezzi del contratto future e.mini Nasdaq100, con scadenza 09/24, stanno attraversando una sessione di secco arretramento, con valori che hanno da poco raggiunto minimi intraday a 20021.25. Il contesto correttivo è scattato dopo il picco di giovedì scorso 11 luglio, registrato a 20983.75, e ad oggi ha condotto complessivamente ad una perdita del -4.59% in cinque giornate di contrattazione.
Il grafico ad ampia scansione temporale, dove ogni candela rappresenta una settimana di oscillazione, evidenzia il progredire di una fase rialzista che si è innescata dopo i minimi relativi raggiunti a metà aprile e che ha generato un rincaro del mercato superiore al 22% in meno di 3 mesi.
L’intera fase rialzista si è sviluppata senza correzioni significative al suo interno. Non sarebbe quindi “sacrilego” pensare ad un’espansione ulteriore della fase correttiva ora in atto, nel corso delle prossime 3-5 giornate almeno. Ciò consentirebbe al mercato di stemperare il forte ipercomprato accumulatosi durante tutta la fase di espansione rialzista.
Sulla strada del ribasso sono presenti alcune soglie di supporto piuttosto significative, la prima delle quali è posizionata a 19950.00/970.00. È possibile che da tale livello possa scattare qualche provvisoria reazione. Dobbiamo però sottolineare la presenza di un gap rimasto aperto a metà giugno a quota 19685.50, che costituirebbe adesso una sorta di “obiettivo minimo naturale” per la fase di flessione in atto.
Entro la fine della settimana in corso e in particolare alle 14.30 di domani, 18 luglio, ci sono diversi dati economici in uscita che potrebbero impattare sull’andamento del future sul Nasdaq.
Si comincerà con le vendite al dettaglio (Core Retail Sales) dagli USA. Questo dato esclude le vendite di automobili, offrendo una visione più chiara delle tendenze di consumo. Un aumento significativo rispetto alle aspettative potrebbe indicare un’economia in crescita, influenzando positivamente il sentiment degli investitori sul mercato azionario.
Sempre alle 14.30 usciranno dagli USA anche le vendite al dettaglio complessive (Retail Sales), che includono tutte le categorie di vendita e possono dare un’indicazione della spesa dei consumatori. Questo dato è cruciale per valutare la salute economica complessiva.
Altri dati essenziali giungeranno dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI), che misura i cambiamenti nei prezzi di vendita dei produttori di beni e servizi. Un aumento oltre le previsioni può suggerire pressioni inflazionistiche, che potrebbero influenzare le aspettative sui tassi di interesse e, di conseguenza, l’operato della Fed.
Infine, domani terremo d’occhio l’indice manifatturiero della Fed di Filadelfia. Questo indice fornisce un’anteprima delle condizioni economiche nel settore manifatturiero della regione.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo isolare a 20242.00/247.00 e 20460.00/465.00 le resistenze che, tra stanotte e l’intera sessione di domani 18 luglio, costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di recuperi.
Le aspettative sono di cedimento del supporto a 19950.00/975.00 e di ampliamento del ribasso fino ad obiettivi situati a 19562.00 e 19250.00. Il segnale tecnico è short sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 20150.00. Lo stop scatterebbe solo dopo un’eventuale chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 20465.00.
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