Elezioni in Germania, economia stagnante e Trump variabile impazzita. Le incognite (anche tecniche) del mese di febbraio per l'Indice Eurostoxx50
L’Eurostoxx 50, l’indice che rappresenta le cinquanta principali società dell’Eurozona, si appresta ad affrontare un mese di febbraio ricco di eventi economici e politici che potrebbero condizionare il suo andamento. Dalla politica monetaria della BCE alla congiuntura economica dell’Eurozona, passando per le tensioni geopolitiche e commerciali globali, i mercati finanziari europei potrebbero essere soggetti a un’elevata volatilità.
Dal punto di vista esclusivamente tecnico, il mese di gennaio si è concluso con il raggiungimento di nuovi massimi a 5314.29 che hanno avvicinato ulteriormente le quotazioni al livello di picco storico, toccato nel lontano marzo 2000 a 5522.42 punti.
Il grafico storico, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi, evidenzia l’assenza assoluta di indicazioni tecniche ribassiste. Il dato da sottolineare è però la presenza di una fascia di resistenza piuttosto significativa con riferimento al breve periodo (=prossime cinque-dieci giornate) situata fra i 5310.00/5320.00 punti.
Uno degli aspetti più rilevanti per l’andamento dell’Eurostoxx 50 a febbraio sarà la politica monetaria della Banca Centrale Europea. Questa settimana la BCE ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 2,75%. Christine Lagarde ha lasciato intendere che potrebbero esserci ulteriori tagli, qualora l’inflazione continui a calare. Una politica monetaria più accomodante potrebbe sostenere il mercato azionario, ma molto dipenderà dalle prossime mosse della BCE e dai dati macroeconomici in arrivo.
Un altro fattore chiave sarà l’andamento delle relazioni commerciali tra l’Eurozona e il resto del mondo, in particolare gli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha già ipotizzato nuove tariffe sui beni esteri, un elemento che potrebbe penalizzare le esportazioni europee e, di conseguenza, le aziende quotate nell’Eurostoxx 50. Inoltre, i mercati seguiranno con attenzione gli sviluppi delle tensioni geopolitiche, tra cui la guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente, che potrebbero influenzare il prezzo dell’energia e la fiducia degli investitori.
Da non sottovalutare, infine, l’instabilità politica che interessa alcuni paesi dell’Eurozona e che potrebbe avere un impatto significativo sull’Eurostoxx 50. Ricordiamo che il 23 febbraio prossimo sono in calendario le importantissime elezioni federali anticipate in Germania, a seguito della crisi politica che ha portato al crollo della coalizione di governo guidata dal cancelliere Olaf Scholz.
Il supporto attualmente più vicino è posizionato già a 5229.00/39.00, ma i livelli principali con riferimento all’intero mese di febbraio sono da ricercare non prima di area 5153.00/67.00 e, soprattutto, 5070.00/5085.00.
Le aspettative sono di provvisorio riavvicinamento dei valori ai supporti maggiori, per consentire al mercato di intercettare liquidità “fresca”, da parte di quella fetta di investitori che sono intenzionati a comprare ma non sono riusciti finora ad acciuffare il treno in corsa, e stanno aspettando una correzione per poter intervenire.
L’impostazione di fondo è rialzista ed orientata ad un target posto a 5410.0. Tecnicamente sarebbe preferibile intervenire long solo su arretramenti, da rilevazioni non superiori a 5200.00 punti.
Possiamo già premettere che solo l’eventuale violazione di quota 5070.00, confermata da una chiusura daily, sarebbe in grado di mettere in discussione la tenuta del trend rialzista di fondo, imponendo nuovi aggiornamenti per il medio termine.
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