Il Caffè quotato in dollari oltrepassa i massimi di febbraio 2022 e ancora non presenta indicazioni di rallentamento della salita.
I prezzi del contratto future sul Caffè qualità Arabica, quotato all’ICE US, hanno segnato quest’oggi nuovi massimi relativi a quota 271.20 portandosi a poca distanza dal picco del 16 settembre scorso, registrato a 271.80.
Il contesto nel quale si sta muovendo questo mercato è ben riassunto dal grafico storico, dove ogni barra rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi. Durante questo mese di settembre c’è stato il superamento della vecchia linea dei massimi del 2022, registrati a febbraio di quell’anno a 260.45.
La cavalcata rialzista che ha condotto alla rottura dei massimi è cominciata lo scorso ottobre da 143.70. Nel corso di 11 mesi i valori si sono apprezzati di quasi il 90% e puntano ad un ulteriore avvicinamento all’area di resistenza di lungo periodo immediatamente successiva, quella riferita ai massimi di maggio 2011, posta a 308.90.
In questo momento l’area di supporto più solida a sostegno degli scenari a 2-4 settimane è rintracciabile non prima di 241.95/245.20/245.40. Solo una chiusura weekly inferiore a tale livello potrebbe compromettere lo scenario rialzista in vigore.
Il mercato del caffè è stato sorretto nelle ultime settimane particolarmente dalle notizie relative alle condizioni climatiche in Brasile. Le quotazioni della qualità Arabica hanno evidenziato un aumento significativo legato alla siccità che ha ridotto le prospettive di produzione nel principale paese esportatore a livello mondiale.
Le previsioni di ulteriori condizioni secche a lungo termine nel Paese sudamericano continuano a preoccupare, mantenendo alta la volatilità dei prezzi, come testimonia anche il comportamento analogo del qualità Robusta scambiato in Europa.
Anche dal lato della domanda la situazione del caffè a settembre 2024 evidenzia segnali contrastanti. Se da un lato, infatti, gli acquisti di caffè continuano a rimanere sostenuti in particolare nei mercati emergenti e nelle economie asiatiche, i prezzi elevati dovuti ai problemi di fornitura stanno iniziando a impattare negativamente sul consumo in alcune altre aree.
In Europa e negli Stati Uniti, principali consumatori di caffè, si osserva una leggera riduzione del consumo di caffè premium e specialità, con i consumatori che si rivolgono a marchi più economici o riducono la frequenza di acquisto. Le catene di caffetterie hanno registrato un rallentamento nella crescita, con alcune che stanno considerando l’aumento dei prezzi o l’introduzione di nuove opzioni per mantenere la redditività.
Su grafico a barre daily cerchiamo livelli di riferimento più precisi per l’oscillazione attesa nel corso delle prossime 3-5 giornate. In particolare, poiché siamo in presenza di un segnale rialzista ci interessa la disposizione dei supporti, punti ove si concentrano presumibilmente i compratori.
Attualmente tali livelli sono posti a 259.50/60.90 e 250.10/251.10. Entrambi costituiranno fino a lunedì prossimo 30 settembre punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti. Le proiezioni rialziste sono limitate attualmente al raggiungimento di un livello target di verifica situato a 278.30.
Una volta raggiunto questo livello sarà indispensabile attendere indicazioni dei prezzi prima di aggiornare di nuovo lo scenario, pur ricordando che il contesto di fondo rimane in questa fase rialzista.
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