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Prezzi Azionario USA: Tesla Prova Il Rimbalzo, Ma Tecnicamente Non Convince

Pubblicato: Apr 01, 2025, 16:20 GMT+00:00

Nei primi due mesi del 2025, le vendite di Tesla in Europa sono diminuite del 49%, a fronte di un mercato dell’auto elettrica in espansione del 28%

Prezzi Azionario USA: Tesla Prova Il Rimbalzo, Ma Tecnicamente Non Convince

Nel corso del mese di marzo il titolo Tesla è riuscito a spingersi al ribasso fino a quota 218.13, cedendo complessivamente il -55.35% rispetto ai massimi storici segnati lo scorso dicembre a 488.54. Su grafico storico a candele mensili possiamo isolare un’area di supporto coincidente con i minimi di settembre e ottobre 2024, posizionata fra 209.00/212.50.

Riteniamo probabile che, nel corso del mese di aprile, i valori possano effettuare un ulteriore avvicinamento a tale linea di supporto, nel rispetto della resistenza che si è formata fra 299.00/301.00. Quest’ultimo livello rappresenta la retta passante tra i massimi di gennaio 2021 e quelli di luglio 2023.

Solo un adeguato consolidamento dei valori sopra quota 301.00 potrebbe interrompere la fase ribassista in corso e innescare le condizioni idonee per un recupero fino ai 400.00/405.00. Questo scenario va tuttavia considerato, in questo momento, il meno probabile.

Uno Sguardo ai Fondamentali

Dal lato dei fondamentali, segnaliamo che nei primi due mesi del 2025, le vendite di Tesla in Europa sono diminuite del 49%, a fronte di un mercato dell’auto elettrica in espansione del 28% nello stesso periodo.

A questo si aggiunge una revisione al ribasso delle stime sulle consegne globali per il primo trimestre, da 378.000 a 359.000 unità, pari a un possibile calo dell’8% su base annua. In parallelo, l’azienda avrebbe avviato un non meglio chiarito piano di razionalizzazione dei costi. Il prossimo appuntamento chiave per gli investitori sarà la pubblicazione dei conti trimestrali, attesa per il 29 aprile 2025.

Scenario Tecnico e Operativo

Su grafico a barre da 30 minuti vediamo lo sviluppo di una fase di recupero dai minimi che, finora, è riuscita a estendere di un +33.80% prima di cedere di nuovo il passo alle vendite alla fine della scorsa settimana.

Da un punto di vista tecnico, non pare si siano formate le condizioni adatte a una prosecuzione ulteriore del rialzo. Si sono formate nuove resistenze con valenza per le prossime 5/10 giornate a quota 275.40/277.80 e 305.00/308.20. Le resistenze costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi.

Ci aspettiamo che la debolezza prosegua fino al raggiungimento dell’attuale supporto/target principale situato fra 209.40/212.60, passando per un primo obiettivo intermedio a 226.00. In caso quota 209.40 non si rivelasse sufficiente a contenere la pressione ribassista, possiamo già premettere che il livello di verifica immediatamente inferiore sarebbe da ricercare tra 186.40/189.60.

Il segnale tecnico è short, sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze da rilevazioni comunque non inferiori a 271.60. Uno stop va posizionato sopra quota 308.20. L’eventuale violazione di tale livello con una chiusura daily imporrebbe una revisione completa dello scenario con nuove analisi.

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Sull'Autore

Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.

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