Prezzi Argento: Offerta Scarsa E Domanda Elevata Anche Nel 2025 Per Il Silver

I prezzi del contratto future sull’argento, quotato in dollari al Comex, hanno concluso la settimana delle festività natalizie con un’oscillazione – come prevedibile – molto contenuta e caratterizzata da volumi non di rilievo.

Come possiamo osservare su grafico a candele weekly, l’ultimo movimento significativo dell’argento si è sviluppato nel corso delle due settimane tra il 9 e il 20 dicembre, mediante un secco aumento della volatilità sfociato in un’escursione ribassista del -12.56%, fra 33.330 e 29.145. 

Probabile Altro Test del Supporto “Forte”

Il ribasso si è per il momento interrotto dopo il test dell’area di supporto di medio-lungo periodo che si estende tra 28.950/29.310. L’area di resistenza principale per il mese di gennaio è invece situata attualmente a 31.650/31.940.

Le aspettative per gennaio sono di ripetuti cambi di tendenza nello spazio tra questi due livelli. Inizialmente i prezzi sono probabilmente destinati ad un ultimo test del supporto, prima di ripartire in direzione dei 31.000 dollari. 

Nella settimana che termina il 3 gennaio, eventuali debolezze sarebbero quindi da interpretare come occasioni di ingresso al rialzo. Una revisione del quadro di tendenza si renderebbe indispensabile solo dopo un’eventuale chiusura weekly inferiore a 28.950.

Ricordiamo che, a livello di fondamentali, le previsioni indicano che l’argento dovrebbe restare in condizione di deficit di offerta fino al 2025, sostenuto da una domanda industriale robusta e da una produzione che fatica invece a tenere il passo. Gli economisti suggeriscono che, in assenza di un aumento significativo dell’estrazione e messa in commercio di nuovo metallo, i prezzi dovrebbero continuare a beneficiare di questa tensione tra domanda e offerta.

Riferimenti Tecnici Weekly

Per l’individuazione dei riferimenti operativi validi a partire dal 30 dicembre scendiamo di scala temporale, per utilizzare un grafico a barre da 30 minuti. I livelli da tenere annotati sono i supporti di quota 29.620 e 28.940, oltre alle resistenze di quota 30.885/30.920 e 31.615/31.660.

L’oscillazione si manterrà probabilmente contenuta fino a venerdì prossimo all’interno del range delimitato da questi livelli. Poiché le aspettative sono di iniziale avvicinamento ai supporti, consideriamo un eventuale ritorno almeno sulla linea di 29.630 dollari come occasione di ingresso long, puntando ad un recupero fino a 30.740.

Se invece la settimana dovesse avviarsi direttamente con un movimento rialzista, il segnale tecnico sarebbe d’ingresso short su recuperi almeno a 30.750, puntando ad un successivo arretramento fino a 29.310. Quest’ultimo scenario verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 31.660.

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