Prezzo del petrolio greggio WTI sui massimi relativi sopra gli 80 dollari al barile, mentre il gas naturale resta sul baricentro della fase laterale, a 2,65 dollari circa.
Il prezzo del petrolio greggio WTI è riuscito in chiusura weekly a raggiungere il target di 80 dollari al barile, con un allungo degno di nota che proietta la commodity sui suoi massimi relativi.
Il gas naturale non riesce invece a stupire e si mantiene con cautela sotto il target di 2,8 dollari. Nuovi tentativi rialzisti volti a scalfire questa resistenza coriacea potrebbero finire per causare nuovi e pericolosi ritracciamenti verso i supporti intermedi.
Intanto, oggi al momento della scrittura il petrolio greggio WTI segna 80,17 dollari al barile, mentre il gas naturale è scambiato a 2,642 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato in territorio rialzista e riapre sopra gli 80 dollari al barile, pronto per spingersi nuovamente al rialzo. Lo scenario tecnico si fa sempre più interessante per l’oro nero, che coglie una maggiore fiducia da parte del mercato e potrebbe avvicinarsi in qualsiasi momento verso i target intermedi di 82 e 83,5 dollari al barile.
L’eventuale superamento di questi target tecnici sarebbe in grado di proiettare già nel breve termine il prezzo del petrolio greggio texano verso il target principale successivo di 85 dollari al barile, ai massimi da fine Novembre 2022, mentre il ritorno sopra il target precedente di 83,5 dollari riporterebbe il prezzo sui massimi annuali di Aprile 2023.
In entrambi i casi (ma probabilmente già a partire dal test degli 82 dollari) il petrolio greggio WTI potrebbe essere costretto a una preventiva battuta d’arresto per consolidare i rialzi di questi giorni e scongiurare ampi ritracciamenti.
In caso di ritracciamenti, invece, lo scenario spiccatamente rialzista fin qui evidenziato rischierebbe di essere irrimediabilmente guastato. Basterebbe infatti un ampio calo sotto i 77 dollari per riportare il WTI in fase difensiva, e mettere al rischio la tenuta del supporto (ai minimi settimanali) di 75 dollari al barile.
Tra le due ipotesi, ritengo più verosimile quella rialzista, ma non mi stupirebbe una battuta d’arresto intorno agli 80 dollari (79,7$-80,05$) nella prima parte della settimana.
Il prezzo del gas naturale viene scambiato ancora in fase laterale, sempre sotto il livello di resistenza di 2,8 dollari. Questo livello tecnico pare evidentemente ancora invalicabile senza una giusta spinta da parte del mercato. Tuttavia, non mancano i tentativi di rally rialzista, che continuano però a esaurirsi in un rapido e pericoloso ritracciamento verso i supporti.
In assenza di nuovi spunti, non posso che confermare le precedenti previsioni sul prezzo del gas naturale, individuando ancora una volta una fase laterale in corso tra i 2,5 e i 2,8 dollari, con baricentro a quota 2,65 dollari.
Qualsiasi allontanamento sotto questo target aprirebbe la strada a tentativi di rottura del supporto a 2,5 dollari, con la possibilità di riportare il gas naturale sui minimi relativi, in quell’area di stagnazione tra i 2 e i 2,2 dollari.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.