Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI e Gas Spingono Ancora al Rialzo

Dopo l’escalation tra Israele e Iran, il prezzo del petrolio greggio WTI ha segnato un rialzo del +7% nel giro di cinque giorni e si è fermato sui 73,5 dollari. Questa è la seconda resistenza di rilievo indicata già in passato, da cui il prezzo potrebbe prendere le mosse un primo consolidamento.

Il gas naturale, invece, ha proseguito la sua accumulazione verso i 3 dollari tondi, la resistenza principale di breve termine. La pressione di vendita su questa fascia di prezzo rimane elevata, ma i tentativi di break-out rialzista potrebbero presto portare al risultato sperato.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI viene scambiato a quota 73,57 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,963 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI potrà mantenersi stabile sui 73,5 dollari in attesa di nuovi sviluppi sul conflitto, oppure, in alternativa, potrebbe scattare anccora al rialzo dopo questa prima battuta d’arresto.

Nel secondo caso, l’obiettivo successivo si troverebbe a 75 dollari, ma potrebbe rappresentare un’estensione rialzista forse eccessivamente ambiziosa per il brevissimo termine. Sebbene le tensioni stiano rappresentando un chiaro impulso rialzista (soprattutto per i rischi di un attacco alle basi petrolifere iraniane), l’effettivo rischio di una escalation tanto ampia pare ancora poco concreto e il mercato sta ancora scegliendo la strada della razionalità.

Proprio da questa visione fondamentale potrebbe partire anche un lieve ritracciamento volto a ridurre l’estensione rialzista sotto i 73,5 dollari e riportare il prezzo del petrolio greggio tra i 72 e i 72,8 dollari circa.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale si mantiene in fase di accumulazione rialzista verso il target principale di 3 dollari tondi, che potrebbe essere testato già in occasione di questa chiusura settimanale. Gli stimoli rialzisti non mancano e l’assetto tecnico pare favorevole; tuttavia, la forte connotazione psicologica di questa resistenza potrebbe costringere la commodity a un braccio di ferro ancora lungo e faticoso.

In caso di repentini ritracciamenti, un arretramento fino al target di 2,9 dollari non muterebbe sostanzialmente gli equilibri di brevissimo termine. Ribassi ulteriori, verso e oltre i supporti a 2,85 e 2,82 dollari, testimonierebbero invece la momentanea interruzione del trend rialzista.

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