Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato in forte calo sul supporto di 73,2 dollari. Anche il gas naturale ha perso quota, ma riesce quantomeno a sostare sopra il supporto di 2,5 dollari. L'uptrend delle commodities energetiche pare esaurito per il brevissimo termine.
Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato in pieno territorio ribassista dopo l’ultimo calo settimanale del -7,7% (al momento della scrittura). Il downtrend potrebbe proseguire dopo l’appiattimento di queste ore sul supporto di 73$ al barile, mentre le prospettive di ripresa si fanno sempre meno verosimili.
Il gas naturale, invece, non è riuscito a mantenersi sopra i 2,8$ dopo un ultimo tentativo rialzista. Come previsto, la commodity ha perso lievemente quota, dimostrando di non saper reggere la rinnovata pressione ribassista su questa resistenza.
Il microtrend spiccatamente rialzista pare giunto al termine per entrambe le materie prime, con il WTI in forte difficoltà e il gas naturale che potrebbe concedersi una stabilizzazione sotto i 2,8 dollari.
Precisamente, al momento della scrittura il petrolio greggio WTI segna 73,14$ al barile e il gas naturale passa di mano a 2,650$.
Il prezzo del petrolio greggio WTI potrebbe infrangere il fragile supporto di 73 dollari al barile in qualsiasi momento, estendendo così il suo downtrend verso i target successivi di 72,8, 72,5 e 72 dollari al barile.
Su quest’ultimo target potrebbe terminare la corsa ribassista del petrolio greggio, con un calo cumulato di quasi il -10% su base settimanale. Ribassi più ampi andrebbero invece a coinvolgere il supporto tondo di 70$.
Già sulla fascia di prezzo attuale, però, il petrolio greggio si presenta in territorio fortemente ribassista, ben al di sotto dell’EMA a 50 giorni identificata a 79,12$ e di quella a 200 giorni a 79,10$. I due valori sono dunque particolarmente convergenti, suggerendo un mercato in fase di transizione, con un cambiamento recente di tendenza.
Per un valido recupero, sarebbe necessario quantomeno ritornare sopra quota 75$ al barile, partendo dal supporto attuale. La ripresa dovrebbe poi passare per la resistenza intermedia di 76,5$ e per quelle di 76,8 e 77 dollari al barile. Vista però l’eccessiva pressione ribassista in questi giorni, ritengo più plausibile un proseguimento dei ribassi verso i 72$.
Il prezzo del gas naturale, diversamente dal petrolio greggio WTI, non ha ancora testato i suoi minimi relativi e pare potersi difendere dall’assalto al supporto intermedio di 2,5$.
Nonostante ciò, la spinta rialzista osservata per l’intero mese di Maggio pare ormai esaurita e i livelli di prezzo sopra i 2,8$ si fanno ogni giorno sempre più inaccessibili. Per questa ragione, in assenza di una forte spinta di natura fondamentale da parte del mercato, ritengo che il prezzo possa limitarsi a un consolidamento sotto i 2,8$. Qualsiasi altro tentativo di rally rialzista potrebbe infatti agevolare un nuovo rimbalzo verso il supporto.
Lo scenario moderatamente rialzista inizierebbe a complicarsi in caso di break-out ribassista sotto i 2,5$. In questo caso, le proiezioni sono per un proseguimento dei ribassi sui supporti intermedi e fino al target di 2,2$, sui minimi relativi precedenti al rally di Maggio.
Un ritorno in questa fascia di prezzo potrebbe schiacciare nuovamente le quotazioni del gas naturale e abbattere ogni altro tentativo di recupero per la prima metà di Giugno.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.