Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano in territorio rialzista e recupera terreno, mentre il gas naturale allunga fino alla resistenza di 3,5 dollari, adesso in fase di test.
Il prezzo del petrolio greggio WTI pare aver scongiurato il calo sui 70 dollari tondi e viene scambiato quest’oggi in ripresa, verso la linea dei 73 dollari al barile.
Una ripresa ancor più netta è stata osservata per il gas naturale, che su base settimanale ha già riguadagnato un +8% abbondante, riportandosi a un passo dalla resistenza di 3,5 dollari. Questo target è già in test e potrebbe presto essere superato. Non escludo però una fase di consolidamento e accumulazione più duratura, che potrebbe protrarsi per buona parte della settimana.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI passa di mano a 72,79 dollari al barile e il gas naturale si muove sui 3,484 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato in territorio rialzista sopra la resistenza di 72 dollari al barile e potrebbe presto testare i 73 dollari. Poco oltre questo valore si trova la seconda resistenza di rilievo, a 73,5 dollari al barile.
L’andamento tecnico osservato in queste ore è il risultato della riduzione dell’output russo oltre i limiti fissati dall’OPEC+. In particolare, la produzione russa è scivolata a 8,962 milioni di barili al giorno, al di sotto della quota fissata per un valore di circa 16.000 barili al giorno.
Da sola, questa spinta fondamentale non potrà fare troppo per il mercato; tuttavia, la ripresa di acquisti potrebbe adesso estendersi almeno fino al già citato target di 73,5 dollari al barile e, da lì, verso i 74,2 e 74,5 dollari.
Eventuali arretramenti potrebbero tuttavia osservarsi già in giornata. Basterebbe infatti un calo sotto il supporto di 72 dollari per invertire nuovamente il microtrend e costringere il petrolio greggio ad arretrare fino ai valori precedenti di 70,8 e 71,35 dollari.
Il prezzo del gas naturale continuerà a mantenersi in fase di test della resistenza a 3,5 dollari, dopo aver superato abbondantemente sia l’EMA a 50 giorni che quella a 200 giorni. Il mercato continuerà a fornire la sua spinta rialzista e l’eventuale break-out potrebbe estendere i rialzi anche fino ai livelli di 3,55 e 3,58 dollari.
Lo scenario rialzista rimarrà preservato anche in caso di lieve arretramento dall’obiettivo principale di 3,5 dollari. I traders bullish potranno iniziare a preoccuparsi solo dopo un arretramento oltre il livello di 3,42$ e fin sotto il supporto di 3,40$.
In tal caso, la spinta rialzista attuale potrebbe considerarsi esaurita e il prezzo del gas naturale rischierebbe un ritorno sui valori precedenti al rally di ieri, tra i 3,2 e i 3,360 dollari.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.