Il prezzo dell'Oro ha raggiunto il massimo degli ultimi 14 mesi (settembre 2020) a 1.974,82 $ prima di un ritracciamento dopo aver raggiunto, e provvisoriamente superato, l’area di supply.
Il prezzo dell’Oro, dopo aver raggiunto e provvisoriamente superato il limite inferiore (1.952,46 $) e superiore (1.970 $) dell’area di demand, ora sembra in procinto di andare al ribasso con la ripresa dei negoziati tra l’Ucraina e la Russia. Ora sembra che la commodity voglia indietreggiare dove già durante la sessione dell’Asia e del Pacifico ci sono stati i primi approcci. L’invasione russa dell’Ucraina è giunta al sesto giorno e il ministro della Difesa russo Shoigu ha affermato che il paese continuerà le proprie operazioni militari in Ucraina fino a quando non raggiungerà tutti i suoi obiettivi.
Intanto, le sanzioni imposte dall’Occidente contro Mosca stanno iniziando a creare problemi, difatti è il terzo giorno che la Borsa di Mosca è chiusa e ora c’è la concreta possibilità di un divieto del commercio di energia con l’Occidente, una delle principali fonti di entrate per il Cremlino. Si sottolinea che l’Europa è il maggior partner della Russia per quanto riguarda questo aspetto.
Con l’ intensificarsi del conflitto tra la Russia e le potenze occidentali per la questione Ucraina, è estremamente probabile che la domanda di beni rifugio rimanga alta e di conseguenza mantenga in auge il prezzo dell’Oro. Si mette in evidenza che con questa grande incertezza geopolitica, è normale che gli investitori ricercano sicurezza e di conseguenza fanno aumentare la domanda di Oro, percepita come il bene rifugio per eccellenza per questo tipo di rischi.
A rafforzare la tesi del rialzo del prezzo dell’Oro arriva l’obbligazionario statunitense a 10 anni, il quale è inversamente correlato con l’Oro. Rispetto agli inizi dell’anno (inizi di febbraio), il rendimento obbligazionario a 10 anni è sceso di oltre il 10%, attestandosi a 1,75%.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.927,92 $, e dal punto tecnico sembra in procinto di andare al ribasso dopo la falsa rottura dell’area di supply.
Potrebbe iniziare un fisiologico ritracciamento dopo il forte rally con un unico obiettivo di prezzo a 1.900 $ ma occorre ricorda che l’attuale momento geopolitico potrebbe cambiare le carte in tavola improvvisamente che porterebbe la commodity a superare agilmente l’area di supply e formare nuovi massimi dell’anno.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.