Il prezzo dell'Oro continua a trarre sostegno dalle persistenti preoccupazioni sui piani tariffari di Trump, con le aspettative aggressive della FED che però tengono a freno ulteriori guadagni.
Il prezzo dell’Oro rimane intrappolato in un intervallo di negoziazione da diversi giorni, senza riuscire a guadagnare una direzione chiara, nonostante le persistenti preoccupazioni geopolitiche e commerciali. Nella sessione europea di lunedì, il metallo giallo si attesta vicino al picco storico toccato la settimana precedente, continuando a beneficiarne grazie all’incertezza che circonda le politiche economiche globali e le minacce tariffarie del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Le preoccupazioni che i dazi commerciali imposti dal presidente Trump possano scatenare una guerra commerciale globale continuano a esercitare una pressione sulle economie globali, ma al contempo supportano la domanda per il metallo giallo, un tradizionale bene rifugio. L’imposizione di una tariffa del 25% su acciaio e alluminio e del 10% sulle importazioni cinesi, insieme alla minaccia di nuove tariffe nel prossimo mese, ha contribuito a spingere il prezzo dell’Oro a un nuovo massimo storico la scorsa settimana, mantenendo il metallo giallo ben sostenuto in un periodo di incertezze economiche.
In aggiunta alle preoccupazioni commerciali, i dati più recenti provenienti dagli Stati Uniti hanno alimentato i timori sulla solidità della crescita economica del paese. L’indice PMI Composito per febbraio ha registrato una flessione a 50,4, segnalando un’espansione più debole dell’attività economica. Inoltre, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan ha mostrato un calo significativo, scendendo a 64,7, il livello più basso in 15 mesi. Questi segnali di rallentamento economico hanno contribuito a indebolire ulteriormente il dollaro americano, facendo salire la domanda di Oro come protezione contro l’incertezza.
Altro fattore che sta sostenendo il prezzo dell’Oro è l’inflazione più alta del previsto, che ha raggiunto il 4,3% negli Stati Uniti, il livello più alto dal novembre 2023.
Da una prospettiva tecnica, l’oscillatore RSI giornaliero si mantiene sopra il livello 70 e indica condizioni di leggero ipercomprato, e ciò potrebbe impedire ai trader di piazzare nuove scommesse rialziste, il che supporta le prospettive di un’estensione della fase laterale in atto. Per andare al rialzo, i tori attendono una netta chiusura sopra i 2.955 $, che porterà il prezzo dell’Oro a dirigersi verso l’obiettivo principale rappresentato dal livello annuale dei 2.980,354 $.
Al ribasso, gli orsi attendono una chiusura sotto i 2.920 $ prima di decidere di aumentare le proprie posizioni, che porterebbe il metallo giallo testare il livello annuale dei 2.894,93 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.