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Previsioni Prezzo Oro: Analisi Tecnica di Fine Anno Dopo il +25% Nel 2024

Pubblicato: Dec 31, 2024, 13:02 GMT+00:00

Il prezzo dell'oro si muove ancora in ripresa e potrebbe riprendere quota con il calo dei rendimenti USA. Ad ogni modo, i prossimi supporti si trovano a 2580 e 2550 dollari l'oncia.

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In questi ultimi giorni dell’anno, il prezzo dell’oro ha proseguito nella sua fase di modesto ritracciamento dopo i molteplici test dei massimi relativi. Apprestandosi a chiudere il 2024 con un rialzo del +26% rispetto all’anno precedente, il metallo prezioso resta nell’assetto migliore per un mantenimento dei rialzi anche nei prossimi mesi.

Quasi certamente, i futuri movimenti saranno determinati dalle politiche monetarie della Federal Reserve e dalla domanda industriale a livello globale. Limitando però le nostre analisi al brevissimo termine, si intravede per i prossimi giorni un possibile arretramento verso i supporti di 2580 e 2550 dollari.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il prezzo dell’oro segna ancora un lieve rialzo del +0,17% a quota 2610 dollari l’oncia.

Previsioni sul prezzo dell’oro: analisi tecnica aggiornata

Il prezzo dell’oro si trova proprio sul baricentro di 2610 dollari, che potrà rappresentare lo spartiacque delle proiezioni tecniche per il brevissimo termine. Un calo sotto questo valore renderebbe più agevole il raggiungimento del supporto di 2600 dollari, ancora non testato a dovere.

Oltre questo primo livello, si trovano i supporti successivi di 2580 e 2550 dollari al barile, che potranno rappresentare un primo freno agli eventuali ribassi.

Gli indicatori EMA a 100 e a 200 giorni si fermano rispettivamente a 2595 e 2493 dollari l’oncia; in caso di arretramenti, non stupirebbe una stabilizzazione a metà strada tra questi due valori.

Se invece il prezzo dell’oro dovesse riuscire a muoversi in ripresa, allora l’obiettivo principale si trova a 2650 dollari, poco sopra la media esponenziale a 50 giornate. I massimi relativi di 2800 dollari vanno ancora esclusi in ottica di brevissimo termine.

Le prospettive di ripresa passano da un arretramento dell’indice del dollaro USA

Per lo scenario rialzista, una spinta di rilievo potrebbe essere garantita da un arretramento del solido indice DXY del dollaro USA.

Anche un calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro potrà garantire la ripresa dell’oro almeno fino alla prima resistenza sopra citata, a 2650 dollari. A tal proposito, evidenziamo che nella giornata di ieri, lunedì, i rendimenti dei titoli a 2 e a 10 anni sono scesi a quota 4,24% e 4,53% rispettivamente.

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Sull'Autore

Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.

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