Il cambio euro dollaro scende a quasi 1,0370, mentre l'inflazione in sei stati federali tedeschi rallenta a gennaio e Trump che minaccia i imporre dazi del 100% sui BRICS e del 25% su Messico e Canada.
Il prezzo dell’euro dollaro sta affrontando forti pressioni di vendita, scivolando a circa 1,0370 durante la sessione europea di venerdì. Il fiber sta reagendo negativamente a diversi fattori, tra cui il rallentamento delle pressioni inflazionistiche in sei stati tedeschi e le nuove minacce tariffarie del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Questi eventi stanno contribuendo a rafforzare il dollaro statunitense, facendo aumentare la sua attrattiva come porto sicuro in un clima di incertezze geopolitiche ed economiche.
I dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) per gennaio in sei stati tedeschi hanno mostrato un rallentamento delle pressioni inflazionistiche, aumentando la fiducia che l’inflazione nell’Eurozona potrebbe rientrare nell’obiettivo della Banca Centrale Europea del 2%. Questo rallentamento delle pressioni inflazionistiche favorisce la politica monetaria accomodante della BCE, con il mercato che si aspetta ulteriori tagli ai tassi nei prossimi mesi. Infatti, dopo il recente taglio del tasso di deposito al 2,75%, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha dichiarato che la Banca Centrale continuerà a prendere decisioni sulla base dei dati, evitando di delineare un percorso predeterminato per il futuro.
La fiducia nella capacità della BCE di raggiungere l’obiettivo inflazionistico nel 2025 è stata rafforzata dai segnali che l’inflazione potrebbe rimanere sotto controllo. Tuttavia, la continua incertezza economica, le aspettative di ulteriori politiche monetarie accomodanti e la debolezza dei dati inflazionistici stanno alimentando la cautela tra i trader del fiber.
A complicare ulteriormente la situazione c’è l’approccio aggressivo di Donald Trump in ambito commerciale. Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito la sua intenzione di imporre tariffe del 25% su Canada e Messico e del 100% ai paesi BRICS che proveranno a sostituire il dollaro americano con una nuova valuta nei commerci internazionali.
Il fiber scende fino a quasi arrivare a 1,0370 nella sessione europea di venerdì, al di sotto del livello chiave 1,0400 che rappresentava lo spartiacque dei trader. Ora l’euro dollaro potrebbe continuare la sua discesa per raggiungere l’obiettivo principale rappresentato dal livello annuale 1,0331. Un superamento di questo livello annuale permetterebbe agli orsi di poter mettere nel mirino il livello chiave 1,0300.
Al rialzo, solamente una chiusura positiva sopra il livello chiave 1,0400 permetterebbe ai tori di riprendere fiato, con il livello annuale 1,0446 e il livello chiave 1,0500 a rappresentare i principali due obiettivi LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.