I principali indici azionari di Wall Street hanno registrato il loro peggior giorno dal 2020, con il Dow Jones che ha perso quasi 1.700 punti, mentre l'S&P 500 è sceso di quasi il 5%.
Tra i principali indici di Wall Street, il Dow Jones ha segnato una giornata turbolenta, trovandosi appena sopra la zona di ipervenduto dopo aver raggiunto i minimi annuali. Nonostante le forti vendite, il quadro tecnico suggerisce una possibile inversione. La divergenza rialzista tra i minimi più bassi del prezzo ei minimi più alti dell’RSI potrebbe indicare che lo slancio ribassista sta rallentando, aprendo la strada a un potenziale rimbalzo al rialzo.
Il livello psicologico dei 40.000 punti rimane cruciale, tuttavia, se il Dow Jones non riuscirà a mantenersi sopra questo livello, la zona di supporto successiva potrebbe essere rappresentata dal livello annuale dei 39.452,50 punti. Un’eventuale ripresa troverebbe resistenza prima intorno ai 40.540 punti e successivamente intorno ai livelli annuali dei 41.098,29 e 42.036,47 punti. Tuttavia, le previsioni rimangono incerte, e molto dipenderà dall’evoluzione del sentiment del mercato, che potrebbe essere influenzata dagli sviluppi legati agli NFP (Nonfarm Payrolls) e alle politiche economiche statunitensi.
Il Nasdaq ha visto una massiccia vendita di titoli tecnologici, in particolare Apple, che ha perso quasi il 10% del suo valore, in seguito all’annuncio dei dazi. Apple, la cui crescita potrebbe essere ostacolata dall’aumento dei costi di produzione a causa dei dazi, ha pesato in modo significativo sull’indice. Al momento della chiusura, l’indice tecnologico si è attestato a 18.521,48 punti, arrivando quasi a testare il supporto critico dei 18.500 punti. Se il Nasdaq non dovesse mantenere questo livello, il prossimo obiettivo al ribasso potrebbe essere il supporto psicologico dei 18.000p punti.
La situazione attuale rimane incerta , e molto dipenderà dall’andamento dei prossimi dati economici e dalla risposta del mercato alle politiche tariffarie globali. Le vendite sui titoli tecnologici potrebbero proseguire se la fiducia dei consumatori e degli investitori rimane bassa.
L’S&P 500 ha registrato un crollo significativo nella sessione di giovedì, cercando un timido rimbalzo ma la dichiarazione sui dazi non gli ha lasciato via d’uscita. Infatti, con la chiusura sotto i 5.400 punti l’indice non ha più grossi ostacoli per raggiungere il prossimo obiettivo rappresentato dal livello chiave dei 5.300 punti, il cui superamento rappresenterebbe una grossa occasione per gli orsi di raggiungere in breve tempo i 5.200 punti.
Viceversa, solo un ritorno sopra i 5.600 punti potrebbe rappresentare un segnale positivo, indicando che l’indice ha superato la fase di panico e si sta preparando per una possibile ripresa, con la resistenza chiave dei 5.700 punti a fungere da principale obiettivo LUNGO.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.