L’euro dollaro fatica a trovare una direzione e rimane sotto 1,0750 a ridosso dell’apertura di Wall Street. L’atteggiamento cauto del mercato sta aiutando il dollaro americano a non far mettere in scena un rimbalzo.
La giornata di lunedì non è stata benevola per il prezzo dell’euro dollaro, il quale ora cerca di risollevarsi doppo aver toccato nella sessione odierna il minimo di quasi tre mesi a 1,0722. Il dollaro americano mantiene ancora la sua forza, anche se lo slancio si è attenuato parallelamente alla corsa dei rendimenti obbligazionari USA. I mercati stanno ancora digerendo i ritardi nel taglio dei tassi a livello globale, che non arriveranno così presto come previsto.
Durante la sessione asiatica, la Banca Centrale dell’Australia (RBA) ha annunciato di aver lasciato i tassi invariati, come ampiamente previsto. Tuttavia, i funzionari locali si sono uniti al treno della cautela e hanno affermato che non si possono escludere addirittura aumenti.
L’azionario asiatico ha avuto una sessione contrastante, con gli indici cinesi sostenuti dall’intervento governativo che ha portato l’azionario cinese a prendere un po’ di respiro. Comunque, l’umore sembra essere migliorato in Europa, con l’azionario europeo che staziona in territorio positivo, sostenendo Wall Street prima dell’apertura.
Sul fronte dei dati macroeconomici, la Germania ha pubblicato il dato sugli ordini alle fabbriche che sono aumentati dell’8,9% su base mensile a dicembre, battendo le aspettative del mercato. Al contrario, le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono diminuite dell’1,1% su base mensile nello stesso mese, peggio del previsto.
La sessione americana non porterà nulla di interessante, anche se alcuni funzionari della Federal Reserve potrebbero introdurre qualche rumore durante le conferenze.
Il fiber viene scambiato vicino al suo minimo plurimese, e il grafico mostra chiaramente che vi è una concreta possibilità di una continuazione del trend ribassista in atto, si attende solo una chiusura sotto 1,0723. A chiusura avvenuta, gli orsi a questo punto non avranno ostacoli nel raggiungere nel breve/medio termine il livello annuale 1,0643.
Viceversa, un ritorno dei tori potrà esserci solamente con una netta chiusura sopra il livello annuale 1,0764, che potrebbe comportare un’inversione di breve termine, con il livello annuale 1,0862 che rappresenta l’obiettivo principale.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.