Il cambio euro dollaro continua ad arretrare in queste ore e viene scambiato in territorio più spiccatamente ribassista. Il target di 1,09 è molto più vicino.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha subito nuovi ribassi in queste ore, abbandonando l’area più sicura di 1,098 (dove i ribassi potevano considerarsi ancora moderati) per scivolare ampiamente sotto quota 1,095 e in area 1,09.
I venti ribassisti non sembrano dunque volersi quietare e in queste ore, in vista della chiusura settimanale di domani, l’attenzione degli investitori dovrà concentrarsi sul livello di supporto di 1,092. Una reazione scomposta da parte del mercato potrebbe causare un ampio ribasso verso il già citato target di 1,09.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0933, mentre l’indice del dollaro USA si trova in rialzo a quota 102,5 punti.
Il cambio euro dollaro guarderà dunque al livello attuale di 1,0930 e al successivo di 1,0920 come prossimi supporti intermedi. Qualsiasi calo sotto questi valori proietterebbe rapidamente il cross verso il supporto di 1,09 e poi, da qui, sui minimi relativi in area 1,088 e 1,085.
Cali più ampi di così comporterebbero il riassorbimento integrale dei rialzi condotti in quest’ultimo mese e conformerebbero l’inizio di un downtrend più intenso e duraturo.
Tuttavia, limitando le prospettive all’orizzonte settimanale (e dunque alla sessione odierna e a quella di chiusura weekly di domani), ritengo che il prezzo possa terminare la sua corsa ribassista in area 1,09 o 1,088, salvo ulteriori sorprese. La prossima settimana, vi sarà invece spazio per nuovi arretramenti, qualora il sentiment dovesse mantenersi stabile.
Guardando invece allo scenario rialzista, sebbene le prospettive di ampie riprese siano limitate, un segnale incoraggiante sarebbe fornito da un ritorno verso quota 1,095 e da un eventuale superamento di questa resistenza intermedia. Per il target di 1,10 sarebbe necessaria una spinta agevolata da dati macro di rilievo per l’Eurozona. Al momento, non si intravedono market movers di questa natura.
Oggi attenzione all’indice HCOB dei servizi nell’Eurozona, a cui farà seguito l’aggiornamento sulle vendite al dettaglio in Italia.
Dagli USA, invece, giungeranno gli aggiornamenti sull’indice PMI secondo S&P Global e sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
I dati in questione potranno influire però solo in misura marginale sugli equilibri di brevissimo termine del cambio euro dollaro.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.