Il cambio euro dollaro riparte sotto quota 1,07 ma potrebbe presto riprendere quota, considerata l'estensione eccessiva dei suoi ribassi.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha segnato nuovi ribassi in un clima di incertezza e cautela per gli sviluppi dei conflitti in corso e per le elezioni in Francia, dopo lo scioglimento del Parlamento da parte di Macron.
In questo contesto, anche i dati macro più favorevoli per l’Eurozona sono stati metabolizzati dal mercato senza garantire un sensibile recupero. L’allontanamento progressivo dall’obiettivo rialzista di 1,08 ha confermato la tendenza di un mercato sui minimi da metà aprile 2024.
Una conferma al ribasso sotto quota 1,07 in questa ultima settimana di Giugno potrebbe ulteriormente aggravare il contesto tecnico per il cambio euro dollaro.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna quota 1,0694 mentre l’indice del dollaro USA riparte da 105,465 punti.
Il cambio euro dollaro ha conseguito nella scorsa chiusura weekly il secondo calo sotto 1,07 nel mese di Giugno. Il complessivo downtrend registrato questo mese è frutto delle tensioni geopolitiche e delle diverse strategie operative adottate da BCE e Fed in merito ai tassi d’interesse per contenere l’inflazione.
Appare però evidente come un ampio calo sotto 1,07 rischi di riportare il cambio euro dollaro in territorio di ipervenduto, precisamente in area 1,06/1,062. In questo caso, la reazione naturale del mercato sarebbe quella di un immediato recupero tramite rimbalzo rialzista.
Escludendo dunque l’ipotesi tecnica di ampi ribassi, potremmo concentrarci sulle possibilità di ripresa moderata. Precisamente, dal livello di chiusura weekly sotto 1,07, non sarebbe inverosimile già in giornata un recupero volto quantomeno a ritestare i valori tra 1,072 e 1,075.
Una volta raggiunta la resistenza intermedia di 1,075, il cambio euro dollaro potrebbe stabilizzarsi in una fascia laterale di discreta ampiezza, tra 1,072 e 1,0787. Su quest’ultimo livello si trova l’attuale EMA a 200 giorni, il cui superamento si renderebbe necessario per confermare il ritorno in territorio rialzista.
L’ultima settimana piena di Giugno si apre con il clima imprenditoriale secondo l’indice IFO in Germania e l’indice manifatturiero aggiornato per gli USA.
Come di consueto, la seconda metà della settimana presenterà invece un calendario economico più ricco per il cambio euro dollaro.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.