Il cambio euro dollaro passa di mano in territorio rialzista ben sopra quota 1,065 e già verso l'obiettivo successivo di 1,07 dopo i dazi di Trump alla Cina.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha tratto profitto dalle sanzioni di Trump contro Cina e Canada. In particolare, il dazio del 10% o 20% contro la Cina ha pesato sulle valutazioni di analisti e investitori in merito alla capacità di tenuta dell’indice del dollaro USA.
Di converso, con l’abbattimento del dollaro USA e l’elevata volatilità in corso, il cambio euro dollaro è riuscito a slanciarsi fin sopra quota 1,065 e potrebbe finalmente ritestare il livello tecnico di 1,07 dopo quasi sei mesi.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0685 e l’indice del dollaro USA mostra un arretramento su 105,100$.
Il cambio euro dollaro sta confermando la sua tendenza rialzista sopra il nuovo baricentro delle quotazioni da individuare a 1,06. Questo uptrend è supportato al momento dagli indicatori tecnici più rilevanti, come le medie mobili a 50 e 200 giorni, e dal contesto di mercato.
Tuttavia, come più volte ribadito, l’annuncio dei dazi statunitensi contro l’Eurozona potrà causare un capitombolo per il cambio euro dollaro, riportando il cross anche sui minimi relativi segnati quest’anno. Nell’analisi corrente, ci limitiamo però a osservare le prospettive tecniche in orizzonte settimanale e possiamo dunque permetterci di estendere la portata dei rialzi anche fino al target di 1,07.
Un break-out rialzista oltre questo valore potrebbe mirare al ritorno fino alle resistenze successive di 1,072 e 1,0742.
Al ribasso, un primo cedimento del cambio euro dollaro potrebbe osservarsi in caso di calo sotto il nuovo supporto di 1,065 e verso il punto pivot sopra citato a 1,06. Arretrare oltre questo baricentro significherebbe divorare i rialzi compiuti nel corso di questa settimana. In questo scenario, i traders rialzisti potrebbero sperare in un mantenimento delle quotazioni tra 1,052 e 1,058, in attesa di nuovi eventuali stimoli di ripresa.
Il calendario economico di oggi parte con l’indice HCOB dei servizi nell’Eurozona e in Germania, a cui farà seguito nel pomeriggio l’equivalente PMI statunitense. In assenza di forti market movers, rimarranno protagonisti delle quotazioni i dazi di Trump e il relativo sentiment internazionale.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.