Il cambio euro dollaro crolla bruscamente dopo le elezioni di Trump, che hanno riportato l'indice del dollaro USA sui suoi massimi da circa 5 mesi. Si riparte ora da quota 1,075 per il cross.
Con le elezioni vinte da Donald Trump senza attendere lunghi scrutini, l’indice del dollaro USA ha toccato nuovi massimi relativi come naturale conseguenza, attualmente a quota 104,95 punti. Il rialzo è stato però più ampio delle previsioni e il riflesso sul cambio euro dollaro ha causato un capitombolo ben sotto il supporto di 1,08.
Nella giornata odierna e per il resto della settimana, il cambio euro dollaro dovrà tentare di limitare le perdite per riportarsi in ripresa tecnica almeno sulla resistenza a 1,08. Non posso del tutto escludere questa possibilità, perché dopo la reazione iniziale il mercato dovrebbe essere in grado di tornare alla razionalità. Tuttavia, in queste giornate senz’altro cariche di appuntamenti pubblici e conferenze per il nuovo Presidente USA, non stupirebbe osservare nuovi massimi per l’indice del dollaro. Le mie proiezioni tendono dunque su un mantenimento dello scenario ribassista appena inaugurato.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,0742 e l’indice del dollaro USA 104,924 punti.
Se era evidente che l’elezione di Trump avrebbe indebolito il cambio euro dollaro (come riflesso dell’apprezzamento del dollaro USA), la vittoria schiacciante sulla candidata democratica senza le attese previste per lo scrutinio dei voti ha pesato ulteriormente sul cross, causando un calo netto in queste ore dal massimo relativo di 1,093 ai minimi di 1,071 toccati intorno alle ore 7:30 di stamane.
In questa situazione tecnica piuttosto precaria, che ha inciso fortemente anche su altri cambi e sul prezzo dell’oro, ritengo necessario misurare le previsioni rialziste. Con un calo sotto il punto pivot di 1,076, lo scenario attuale testimonia un’elevata pressione ribassista che potrebbe proseguire anche fino ai supporti di 1,072 e 1,07.
Come accennato in apertura, non possiamo tuttavia escludere un lieve tentativo di ripresa, almeno oltre la resistenza attuale di 1,075. Tuttavia, la strada per un ritorno sopra 1,08 è lunga e impervia, perché il dollaro USA potrebbe continuare ad apprezzarsi sulla scia di nuove dichiarazioni del Presidente Trump.
Il calendario economico di oggi si apre con l’indice PMI dei servizi in Germania e nell’Eurozona e continua nel pomeriggio italiano con l’asta dei BTP statunitensi a 30 anni, che desterà certamente più interesse del solito.
In questo scenario caratterizzato da pochi market movers di rilievo e dall’attenzione interamente rivolta verso gli USA, ritengo che i due dati europei non potranno incidere in maniera rilevante sull’equilibrio del cambio euro dollaro.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.