Il cambio euro dollaro scende dopo che la Lagarde, presidente della BCE, ha dichiarato che è convinta che l'inflazione tornerà in modo sostenibile e prima all'obiettivo della Banca Centrale del 2%.
Il prezzo dell’euro dollaro scivola sotto il livello psicologico 1,0400 nella sessione europea di lunedì, con il dollaro americano che rimbalza dopo la svendita di venerdì, con il future del dollaro americano che guadagna terreno e sale sopra 108,10. Il rafforzamento del dollaro USA è stato alimentato dalla decisione della Federal Reserve di ridurre il numero di tagli ai tassi di interesse previsti per il prossimo anno, in risposta a un rallentamento nel processo di disinflazione e all’incertezza sulle politiche economiche, fiscali e commerciali che il presidente eletto Donald Trump potrebbe implementare.
La presidente della FED di Cleveland, l’unica a votare per mantenere i tassi invariati nella riunione di politica monetaria della Federal Reserve, ha sottolineato che preferirebbe mantenere i tassi stabili fino a quando non ci saranno prove più concrete che l’inflazione stia effettivamente tornando al suo obiettivo del 2%. Nel frattempo, il presidente della FED di Chicago ha affermato che l’incertezza riguardo alle politiche di Trump ha portato la FED a rivedere le sue previsioni, riducendo il numero di tagli ai tassi di interesse previsti per il 2025, da 100 punti base a una stima più contenuta.
La svendita del dollaro americano di venerdì, innescata da una crescita più lenta del previsto nell’Indice dei Prezzi della Spesa per Consumi Personali (indice PCE) degli Stati Uniti, ha sollevato dubbi tra gli investitori sul percorso di politica monetaria della FED. Nonostante l’inflazione PCE di base, il principale indicatore monitorato dalla Bana Centrale statunitense, sia aumentata costantemente del 2,8%, la cifra è stata inferiore alle aspettative del 2,9%. Questo dato ha suscitato incertezze riguardo alla possibilità di un percorso di taglio dei tassi meno pronunciato nel 2025.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0394, in ribasso dello 0,33% ed in pieno tentativo di riprendere il movimento SHORT, nonostante la fase laterale in atto, sfruttando la debolezza dei tori nel raggiungere il livello annuale 1,0448. Ciononostante, i trader aspettano una netta chiusura sotto il livello annuale 1,0341 prima di fare una qualsiasi mossa, che porterebbe l’euro dollaro a poter raggiungere i due obiettivi ribassisti posti rispettivamente a 1,0300 e 1,0253.
D’altro canto, un forte ritorno dei tori che permetteranno al fiber di chiudere sopra il livello annuale 1,0448 darà il via ad un netto impulso LONG che avrà come obiettivi il livello chiave 1,0500 e il livello annuale 1,0556.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.