L’euro dollaro vira verso il basso, scendendo provvisoriamente sotto 1,0500 nelle prime ore della sessione statunitense, dopo l’ultima pubblicazione del rapporto NFP.
Durante la sessione europea il prezzo dell’euro dollaro si era stabilizzato intorno 1,0550, dopo aver registrato un rialzo per due giorni consecutivi. Recentemente, il dollaro americano ha faticato a trovare domanda, poiché il rendimento obbligazionario USA a 10 anni ha continuato a correggere al ribasso. Durante un intervento all’Economic Club di New York, la presidente della Federal Reserve di San Francisco ha affermato che non vi è alcuna necessità di adottare ulteriori misure restrittive a seguito del recente aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi.
Queste considerazioni hanno dato ulteriore peso al dollaro americano, aiutando il fiber a mantenere la sua recente posizione rialzista.
Il dato clou di venerdì, le buste paga non agricole, ha mostrato un aumento di 336.000 unità. Questa è stata una lettura molto superiore alle aspettative del mercato di 170.000 unità. Anche l’aumento di 187.000 registrato in agosto è stato rivisto al rialzo a 227.000. Invece, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,8% (3,7% la previsione degli analisti), mentre il tasso di partecipazione della forza lavoro è rimasta invariata al 62,8%.
Il dollaro americano, a seguito del rilascio di questi dati, ha acquisito forza, portando l’euro dollaro a sfondare (provvisoriamente) al ribasso il livello chiave 1,0500. Anche il rendimento obbligazionario USA a 10 anni ha guadagnato terreno, apprezzandosi di quasi il 3% attestandosi al 4,85%.
Ora gli investitori presteranno ancora più attenzione a come chiuderà questa settimana e come si comporteranno gli indici di Wall Street. Nel caso in cui i flussi di rischio domineranno il mercato e un rally degli indici statunitensi in vista del fine settimana, è probabile che l’euro dollaro chiuderà la settimana con una tono rialzista.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0504, in ribasso dello 0,40% ed in piena pressione ribassista a causa di un dollaro americano che ha ripreso vigore a seguito del rilascio dell’NFP. Ora come chiuderà la settimana sarà ancora più importante per capire la direzione dell’euro dollaro nella prossima settimana.
Infatti, con una chiusura settimanale sopra 1,0500 probabilmente il cambio continuerà la propria correzione long che permetterà ai tori di raggiungere il livello annuale 1,0604; d’altro canto, una chiusura sotto 1,0500 potrebbe consentire agli orsi prima di raggiungere il livello annuale 1,0467 e successivamente il livello chiave 1,0400.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.