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World Trade Organization (WTO): cos’è, come funziona, la storia

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Aug 15, 2019, 10:05 GMT+00:00

World Trade Organization (WTO): cos'è, come funziona, e la storia dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Quando si chiamava GATT.

World Trade Organization - WTO

Continua la nostra rassegna di organizzazioni internazionali attraverso cui abbiamo conosciuto il GAFI-FATF, il Fondo Monetario Internazionale, e tante altre entità sovranazionali. Questa volta ci occupiamo del World Trade Organization (WTO), l’organizzazione mondiale del commercio che regolamenta – o almeno ci prova – i rapporti commerciali tra i Paesi di tutto il mondo.

Scoprirai nello specifico cos’è il WTO, come funziona, qual è la sua storia e come sostiene le economie mondiali. Un paragrafo lo dedichiamo anche alle opportunità di lavoro nel WTO.

Cos’è il WTO?

Il WTO è l’Organizzazione mondiale del commercio, unica organizzazione globale ad avere il ruolo di mediatore commerciale tra le nazioni.

La forza dell’organizzazione è data dalla ratifica del WTO agreement da parte dei parlamenti e dei governi firmatari dell’accordo stesso. L’approvazione per legge dell’accordo internazionale in ogni singolo Paese aderente, fa del WTO una organizzazione legalmente riconosciuta nei Paesi aderenti.

L’obiettivo primario è garantire un commercio internazionale fluido, regolare, prevedibile e il più possibile libero dai dazi commerciali.

Cosa fa il WTO?

L’OMC (l’acronimo in italiano) gestisce un sistema di regole commerciali globale, e ha la funzione di forum internazionale per la negoziazione degli accordi commerciali. Inoltre si occupa di risolvere le controversie internazionali che sorgono tra i Paesi (vedasi caso Boeing e Airbus tra USA e UE). Tra i suoi compiti anche il sostegno al commercio nei paesi in via di sviluppo.

L’Organizzazione può prendere delle decisioni che hanno valore per tutti i suoi membri. Tali decisioni sono prese dai rappresentanti dei governi membri dell’OMC. Di solito sono i ministri a rappresentare i paesi aderenti, i quali si riuniscono ogni due anni.

Storia del World Trade Organization (WTO)

L’attuale WTO affonda le sue radici storiche nel GATT (General Agreement on Tariffs and Trade), nato negli anni successivi alla seconda guerra mondiale allo scopo di risolvere le controversie commerciali in un ambito diplomatico aperto e inclusivo, e non più con la forza delle armi.

Il GATT ha svolto la sua attività mediatrice dal 1948 al 1994, ma la sua natura provvisoria e gli eventi storici che negli anni precedenti avevano cambiato profondamente il corso della storia, ne richiedevano una sua rifondazione su basi più solide.

Nasce quindi il WTO, l’1 gennaio 1995, ereditando tutta la storia del GATT e dando vita a un nuovo percorso storico di stabilità commerciale. Nuove economie, infatti, si affacciano sulla scena mondiale e guadagnano un loro posto nel commercio. Paesi prima considerati in via di sviluppo diventano nuove potenze mondiali (Brasile, Cina, India) i cui scambi commerciali non solo si accrescono ma influiscono prepotentemente sugli equilibri mondiali.

Il nuovo ruolo del WTO non copre più solo il commercio dei beni che si spostano tra le nazioni, ma anche la proprietà intellettuale ed i servizi. Questi ultimi nella nostra società sono diventati tanto essenziali, primari, quanto molti beni.

Da notare che il primo Direttore generale del WTO è stato un italiano, Renato Ruggiero, conosciuto in Italia per aver ricoperto anche ruoli politici come ministro di vari governi della “prima e seconda Repubblica”. Egli ha favorito la liberalizzazione delle telecomunicazioni e delle tecnologie informatiche, che proprio in quegli anni si affermavano come fondamentali veicoli commerciali del futuro.

Il WTO ha la sua sede a Ginevra.

Come funziona il WTO

Il corpo decisionale del WTO è la Conferenza Ministeriale che si riunisce ogni due anni come già ricordato in precedenza.

L’organigramma dell’Organizzazione mondiale del commercio si compone di un:

  • Consiglio generale;
  • Goods Council;
  • Services Council.

Ufficialmente ciascun consiglio elegge il proprio presidente, ma, in via informale, per garantire una buona distribuzione degli equilibri e delle forze sui vari Consigli, le elezioni sono precedute da consultazioni. Scopo delle consultazioni è anche quello di raggiungere un consenso sui nomi prima di presentarli alle votazioni, evitando così scontri diplomatici e inutile esposizione di candidati che non avrebbero la maggioranza dei voti.

Oltre ai tre organi principali menzionati in precedenza, il WTO si compone di altri Consigli e Comitati con competenze specializzate che riportano direttamente al Consiglio Generale.

Tra essi citiamo:

  • Dispute Settlement Body;
  • Trade Policy Reviw Body;
  • Committee on Trade on Environment;
  • Committee on Trade on Development;
  • Trade Negotiations Committee;
  • Committe on Trade Facilitation.

Da osservare che la maggior parte dei presidenti (uomini e donne) dei Consigli e Comitati sono ambasciatori rappresentanti di una nazione membro dell’Organizzazione per il commercio.

La lista dei Consigli e Comitati è davvero lunga, l’elenco completo alla pagina Current WTO chairpersons.

Di cosa si occupa l’OMC?

L’OMC si occupa del commercio internazionale, esso comprende tutti i tipi di merci con focus sull’agricoltura, prodotti ittici e più in generale qualsiasi bene. Inoltre si occupa del commercio della proprietà intellettuale (marchi, brevetti) ed anche delle telecomunicazioni e dei servizi.

Quanti e quali sono i membri

L’Organizzazione mondiale per il commercio può contare su 164 membri in rappresentanza del 98% del commercio mondiale. Ulteriori 23 nazioni stanno valutando il loro ingresso nel WTO. I paesi che valutano il loro ingresso nell’Organizzazione hanno per ora il ruolo di osservatore. Tra questi la Santa Sede, l’Iran, Serbia, Somalia, Libia, Bielorussia, Iraq.

L’Italia è membro del WTO dall’1 gennaio 1995.

Qualora fossi interessato/a a curiosare quando i vari stati sono diventati membri dell’Organizzazione, ti invito a visitare la pagina specifica Members and Observers.

Lavorare per il WTO: World Trade Organization

Alle strette dipendenze del Segretariato del WTO vi sono circa 625 persone che lavorano tutte a Ginevra, dove ha sede unica il Segretariato. Il ruolo del Segretariato è di supporto tecnico e professionale ai vari Consigli e Comitati dell’organismo internazionale.

Lavorare per il WTO significa quindi immergersi in un ambiente internazionale dove i colleghi e le colleghe provengono da oltre 80 Paesi, significa lavorare a Ginevra a non molta distanza dall’omonimo lago. Significa anche essere un plurilingue, dal momento che le lingue ufficiali sono l’inglese, il francese e lo spagnolo.

Quali sono i ruoli e le funzioni che si svolgono all’interno dell’Organizzazione:

  • avvocati per la risoluzione delle controversie internazionali sul commercio;
  • analisti delle politiche commerciali;
  • economisti e economisti ricercatori;
  • statistici.

Vi sono poi i ruoli “logistici” utili al corretto funzionamento del Segretariato, come i professionisti delle risorse umane, professionisti finanziari, traduttori e interpreti, addetti stampa, esperti IT, assistenti amministrativi.

La pagina generale da consultare per lavorare al World Trade Organization.

Concludendo

Siamo giunti alla conclusione della guida alla scoperta del WTO – World Trade Organization. Per saperne di più visita il sito web ufficiale https://www.wto.org/index.htm, con contenuti disponibili nelle tre lingue ufficiali: inglese, francese e spagnolo.

Leggi anche la nostra guida alla Banca Centrale Europea o la nostra guida alla scoperta del U.S. Federal Reserve System.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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