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Investire nei mercati finanziari europei nel 2023: Si o No?

Aggiornato: Feb 22, 2023, 11:30 GMT+00:00

Investire nei mercati finanziari europei nel 2023: Si o No? Questa la domanda che ci poniamo e a cui offriamo qualche spunto di riflessione prezioso.

Investire nei mercati finanziari europei nel 2023

Cosa succede all’Europa in questo momento? Quale risposta può dare l’azionista, e l’investitore in generale, alla domanda: Investire nei mercati finanziari europei nel 2023: Si o No?

Un editoriale di Reuters del 22 febbraio offre qualche spunto che potrebbe aiutare a delineare il quadro del 2023. Un anno che sta andando meglio delle attese e che, proprio perché la ripresa economica negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e Germania è sopra le attese, viene giudicato un campanello di allarme.

Il timore degli analisti resta l’inflazione. Se le economie non si raffreddano salirà ancora spingendo le banche centrali ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse e a tenere i tassi alti più a lungo del previsto.

Anche Confindustria, con la “Congiuntura Flash” di febbraio, ha delineato un quadro meno fosco per l’industria italiana in questo inizio di 2023: recessione evitata nel primo trimestre e PIL italiano meglio delle attese.

Vediamo allora cosa dobbiamo tenere d’occhio, cosa approfondire per fare dei buoni investimenti nei mercati finanziari europei nel 2023. Sapendo, però, che nessuna analisi potrà mai avvicinarsi pienamente alla realtà, la quale si scrive giorno per giorno ed è troppo complessa per essere racchiusa tutta in una previsione.

La guerra in Ucraina e il mondo multipolare: il ruolo della Cina

In molti sono convinti che solo un dialogo serio tra la Cina e gli Stati Uniti potrà porre fine alla guerra in Ucraina.

Supponendo che nei prossimi mesi la Cina decida di dialogare con gli Stati Uniti e di giungere a un tavolo di pace, resta da domandarsi che tipo di pace sarà e con quali conseguenze non solo per la Russia e per l’Ucraina, ma anche per l’Europa.

Secondo un editoriale del Corriere della Sera del 22 febbraio, si rischia in Ucraina un conflitto congelato come tra Corea del Nord e Corea del Sud (congelato dal 1953). Una Ucraina (la parte libera) che compie un processo d’integrazione nell’Unione Europea e la parte sotto Mosca che si avviluppa in uno Stato vassallo della Cina, proprio come la Corea del Nord.

In poche parole una separazione tra mondi, piuttosto che un mondo multipolare come nelle intenzioni di Cina e Russia.

Una notizia che per ora passerà inosservata riguarda il riconoscimento dello status della Moldavia da parte della Russia. Con un atto ufficiale il Cremlino sta spalancando le porte a una possibile guerra tra Moldavia e Transnistria.

Il rischio di una estensione del conflitto dovrebbe quindi essere tenuto in conto dagli investitori, perché conosciamo cosa è avvenuto nel corso del 2022 durante le fasi più critiche della guerra Ucraina-Russia.

I mercati finanziari europei in questo inizio di 2023

Come si muovono i principali indici delle Borse europee? Se guardiamo all’andamento degli indici europei più importanti notiamo una generale ripresa partita già da 6 mesi (al 22/02/2023).

Qui di seguito riportiamo i dati sintetici che mostrano l’andamento dei principali indici di Borsa europei negli ultimi 6 mesi e da inizio anno (dati aggiornati al 22/02/2023).

  • Andamento del Ftse MIB da inizio anno e a 6 mesi: +14,63% (da inizio anno); +20,60% (a 6 mesi).
  • Andamento del CAC 40 da inizio anno e a 6 mesi: +12,11% (da inizio anno); +11,73% (a 6 mesi).
  • Andamento del DAX 40 da inizio anno e a 6 mesi: +9,80% (da inizio anno); +12,87% (a 6 mesi).
  • Andamento del Ftse 100 da inizio anno e a 6 mesi: +5,87% (da inizio anno); +4,48% (a 6 mesi).
  • Andamento dell’AEX da inizio anno e a 6 mesi: +9,34% (da inizio anno); +4,70% (a 6 mesi).
  • Andamento del BEL 20 da inizio anno e a 6 mesi: +4,50% (da inizio anno); +2,60% (a 6 mesi).
  • Andamento del SMI da inizio anno e a 6 mesi: +4,59% (da inizio anno); +0,59% (a 6 mesi).

Tutti sono in positivo quindi. Questo significa che di fondo c’è un certo ottimismo, tornato già nella seconda metà del 2022 con investitori che hanno acquistato i minimi.

Nell’Outlook 2023 scrivevamo, invece, che un gigante degli investimenti come BlackRock consigliava cautela per il 2023. In particolare nel mercato azionario.

Investire nei mercati finanziari europei nel 2023: le obbligazioni

Secondo una indagine dell’Economia del Corriere di fine gennaio 2023, i vincitori di quest’anno potrebbero essere le obbligazioni. In particolare potrebbero essere le obbligazioni societarie a garantire i maggiori guadagni agli investitori.

L’indagine ha evidenziato che gli analisti contattati protendono per la scelta di obbligazioni emesse da società a più larga capitalizzazione e sul value.

Dunque investire sulle obbligazioni europee sì, ma con prudenza e puntando sulle obbligazioni emesse da società solide.

L’indagine vede in Germania e Italia i due Paesi su cui rivolgere le proprie attenzioni in fatto di obbligazioni societarie.

Eviteremo la recessione? E l’inflazione, scenderà?

Se stiamo evitando la recessione è perché l’Unione Europea durante la pandemia ha avviato un grande progetto di rilancio dell’economia comunitaria che prende il nome di Next Generation EU.

Un piano da centinaia di miliardi di investimenti fino al 2027 che prevede l’aggiornamento delle reti di comunicazione e di trasporto, il passaggio a una economia circolare e comunque più rispettosa dell’ambiente.

Al netto di alcune criticità mostrate dalle scelte dell’Unione Europea, su tutte l’abbandono delle auto a combustibile fossile dal 2035, nell’UE i progetti stanno permettendo spese consistenti che sostengono la domanda.

Questi massicci investimenti non possono certo affievolire l’inflazione, che va invece combattuta sui versanti dei prezzi delle materie prime energetiche e dell’indipendenza dell’UE:

  • Dipendiamo enormemente dalla produzione agricola di stati in guerra o da altri paesi.
  • Le materie prime rare necessarie a sviluppare il trasporto elettrico sono in Africa e in altre parti del mondo.
  • Le principali fabbriche che producono batterie per veicoli elettrici non sono in Europa.
  • Si continua a dipendere dal gas naturale di paesi extra-europei e lo stesso vale per il petrolio.
  • I futuri hub principali che produrranno l’idrogeno europeo potrebbero non essere in Europa.

L’Europa continuerà a vedere aumentare i prezzi delle materie prime e dei prodotti. E non potrebbe essere altrimenti se centinaia di miliardi di euro vengono investiti nel rinnovamento di parti strategiche delle società europee.

Investire nei mercati finanziari europei nel 2023: Sì o no?

Quando guardiamo agli investimenti nelle Borse europee e ci domandiamo se investire nei mercati finanziari europei nel 2023, dovremmo tenere in considerazione il nostro orizzonte temporale.

Se hai investito a metà del 2021 e ti sei ritrovato intrappolato nel crollo dei mercati europei nel corso del 2022, e avevi un orizzonte di investimento di 12 mesi, è chiaro che ora sei deluso.

Se, invece, il tuo orizzonte temporale guarda oltre il 2023 per estendersi al 2026 e oltre, allora molto cambia.

Prima di investire nelle Borse europee nel 2023, dovrai quindi fissare un orizzonte temporale. Se intendi ritirare la tua liquidità già nel corso del 2024 sarà necessario un approccio più prudente e ponderato.

Mentre, se hai un orizzonte di medio e lungo termine potresti ancora cogliere le opportunità offerte dai titoli sottovalutati per tenerli fino a quando recupereranno le perdite maturate nel 2022.

Non perderti i nostri indicatori macroeconomici globali con cui effettuare analisi approfondite prima di decidere dove investire nei mercati finanziari europei.

Sull'Autore

Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.

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