Pubblicita'
Pubblicita'

Il Miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 9, 2023, 10:57 GMT+00:00

Come costruire il Miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023? E come proiettarsi verso un futuro finanziario in radicale mutamento.

Il Miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023

Come costruire il miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023? Questo l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere in questa guida che fa parte della sezione formazione di Fxempire.it.

Ebbene pensiamo che per capire come costruire un buon portafoglio azionario, sia necessario partire dalla lectio magistralis di Mario Draghi (ex BCE, ex presidente del Consiglio) tenuta al MIT di Boston mercoledì 7 giugno.

Perché molto è cambiato dopo la pandemia e va tenuto conto sul lungo periodo, qualunque sia il settore industriale dove preferiamo investire di più.

Un nuovo mondo dove “la storia è tornata”

Mentre noi eravamo impegnati a celebrare la fine della storia, la storia stava preparando il suo ritorno”. Questa frase espressa da Draghi durante la lectio al MIT, probabilmente verrà approfondita e presa come riferimento da molti.

Come anche altri analisti e opinionisti accorti hanno fatto notare, negli ultimi tempi, mentre l’Occidente si volgeva verso un mondo ideale pacifico le autocrazie si armavano e mettevano a punto piani di espansione territoriale in puro stile novecentesco e ottocentesco.

Dalla pandemia il mondo non si è risvegliato più unito, ma più diviso e sotto molti profili. Già il CEO e fondatore di BlackRock, Larry Fink, lo aveva fatto notare nella sua lettera agli azionisti e clienti nel 2021, quando affermava che la globalizzazione come l’avevamo conosciuta era finita, fatta a pezzi dai problemi lungo la catena di fornitura che la pandemia aveva generato.

Poi la guerra in Ucraina ha fatto il resto e ha accelerato la polarizzazione. Il nuovo schema geopolitico è aperto e del tutto da definire (vedasi i paesi emergenti che all’ONU si astengono dalle votazioni contro l’aggressione russa all’Ucraina: non hanno ancora deciso da che parte dello schema stare).

I mutamenti economici da considerare

Nel calibrare il miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023, bisognerà tenere conto anche di alcuni mutamenti economici che sono qui per restare a lungo.

Ancora Draghi, come altri, hanno confermato che dovremo fare i conti con una inflazione alta che non si vedeva da lungo tempo.

Del resto, come qui su FXempire abbiamo fatto notare a più riprese nel corso degli ultimi anni, se le grandi economie predispongono piani di investimento da migliaia di miliardi (Next Generation EU in Europa, Build Back Better Plan negli USA, ecc.), e questi piani prevedono l’uso di materie prime per costruire nuove infrastrutture o rinnovare quelle esistenti, non si può pensare che l’inflazione tornerà ai livelli precedenti questo grande cambiamento in corso d’opera.

Di conseguenza, i tassi di interesse resteranno alti per un tempo che probabilmente andrà ben oltre il 2025 (i piani di investimento sopra citati hanno un orizzonte al 2027 e oltre).

La nostra previsione, quindi, prevede che le principali banche centrali manterranno una strategia di politica monetaria restrittiva (quantitative tightening) “equilibrista”. Nel senso che cercheranno un equilibrio tra tassi di interesse alti per gestire l’inflazione, ma non troppo alti per garantire il credito a famiglie e imprese a tassi sostenibili.

In definitiva, dovremo per un po’ scordarci i grandi guadagni in Borsa messi a segno fino a poco prima della guerra, mentre l’attivismo monetario sarà sostituito da quello fiscale dei governi, con questi ultimi più presenti di prima negli investimenti e nel dirigere lo sviluppo economico.

Il futuro dove ci chiede di guardare?

Nell’ottica di preparare il nostro miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023, il futuro ci chiede di guardare in queste direzioni:

  • La transizione energetica, che richiederà grandi investimenti per un lungo periodo che probabilmente si estenderà oltre il 2030;
  • I cambiamenti climatici, i quali chiedono la messa in sicurezza dei territori;
  • La digitalizzazione e non solo delle grandi città, ma anche dei piccoli centri urbani;
  • Industria 4.0 (intelligenza artificiale, big data, informatica quantistica);
  • Processi di economia circolare, compreso il recupero dei rifiuti e degli scarti produttivi;
  • Una nuova mobilità (auto elettriche, treni e navi all’idrogeno);
  • Agricoltura 4.0, che significa anche ritorno a colture meno intensive.

Composizione del portafoglio finanziario: 60/40 non più attuale

Secondo alcune note società di gestione dei capitali finanziari, il classico schema che prevede un portafoglio finanziario investito al 40% in azioni e al 60% in reddito fisso (obbligazioni) non è più attuale.

Una nuova strategia di allocazione del capitale proposta prevede; un 40% investito in azionario; un 20% in reddito fisso; un 40% allocato in investimenti alternativi e liquidità. Lo schema è 40/20/40, ma non andrebbe preso come “la nuova bibbia degli investimenti sicuri”.

Quali possono essere gli investimenti alternativi, invece? In Europa si vanno affermando gli Eltif (European Long Term Investment Funds), i cui fondi investiti vengono messi a disposizione della piccola e media imprenditoria europea.

Tali fondi si incrociano anche con l’equity-based crowdfunding, dal momento che non è raro che il denaro degli Eltif venga investito in startup e PMI in cerca di finanziamenti per lanciare i propri prodotti e servizi di nuova generazione.

La liquidità, invece, può essere allocata nei conti di deposito con tassi di interesse attivi che in Italia, in alcuni casi, hanno raggiunto il 5% lordo. In alternativa, è sempre possibile fare trading sulle principali valute straniere per approfittare dei cambi di direzione a cui vanno soggette l’euro, il dollaro USA, la sterlina inglese, il dollaro canadese, lo yen, giusto per fare qualche esempio.

Miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023

Alla luce di quanto fino a ora scritto, come dovrebbe essere composto il miglior portafoglio azionario del secondo semestre 2023?

Per orientarsi è bene guardare ad alcuni fattori chiave che i titoli azionari dovrebbero avere:

  • Crescita strutturale nel settore industriale di riferimento;
  • Posizione indiscussa nel settore tecnologico;
  • Vantaggio competitivo;
  • Basso valore delle azioni (attualmente).

Questi vantaggi ritenuti chiave andrebbero guardati non soltanto nel breve periodo, ma con un orizzonte ampio che si proietta verso i prossimi 5 e 10 anni.

Nella pratica, i prossimi 6 mesi del 2023 dovrebbero essere quelli in cui ridefiniamo il nostro portafoglio per guardare al futuro da una nuova prospettiva, sapendo che siamo imbarcati in nuove sfide: alcune note, altre tutte da scoprire.

I titoli azionari su cui puntare nel secondo semestre del 2023 e oltre

Dunque, tra i titoli azionari su cui puntare nel secondo semestre del 2023 e oltre troviamo quelli che elenchiamo qui sotto. Ma si badi bene, l’elenco non è esaustivo e non indica che sicuramente queste società performeranno al meglio nei prossimi 5-10 anni.

Sono titoli, però, che attualmente presentano tutte le caratteristiche sopra descritte e che potrebbero fare il bene dei portafogli finanziari correttamente allocati.

Azioni quotate su Borsa Italiana:

  • Inwit;
  • EssilorLuxottica;
  • FinecoBank.

Guardando invece ai settori industriali:

  • Settore finanziario: FlatexDegiro; OSB Group; IntegraFin;
  • Prodotti di consumo: Sixt; Intercos.
  • Settore energetico: Certes.
  • Salute: Novo Nordisk.
  • Viaggi e Tempo libero: Flutter Entertainment.
  • Settore tecnologico: ASML, Infineon Technologies.
  • Utility: Veolia; Acciona Energia.

Conclusioni

Chi investe sa che il settore finanziario è quello che anticipa i cambiamenti perché li vede prima degli altri. Ma chi li vede meglio messi a fuoco rispetto agli altri? Mettere a fuoco un titolo azionario, significa approfondirne la conoscenza partendo dai dati di bilancio e dalla lettura delle notizie giornaliere che, giorno dopo giorno, vengono pubblicate dai quotidiani di settore come Fxempire.it.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Pubblicita'