Cos’è il Nasdaq? Guida alla scoperta della Borsa dei tecnologici e dei suoi strumenti finanziari: Indici, ETF, e società quotate su cui investire.
Nasdaq Inc. (NDAQ) è una società quotata in borsa, Nasdaq 100 è uno degli indici più considerati per comprendere lo stato di salute dei mercati finanziari, Nasdaq da 50 anni è un mercato altamente innovativo in principio dedicato solo ai titoli azionari, e che oggi ingloba decine di strumenti finanziari e di altri mercati.
Vuoi scoprire cos’è il Nasdaq? Leggi questa guida introduttiva, al termine non potrai fare a meno di esplorare ed approfondire ancora di più questa affascinante realtà finanziaria.
L’8 febbraio del 1971 nasceva il primo mercato finanziario completamente elettronico al mondo, cioè Nasdaq, The National Association of Securities Dealers Automated Quotations.
Mentre le altre Borse valori avevano un floor che pullulava di gente, il Nasdaq svolgeva la sua attività nel silenzio del data center Bunker-Ramo, rotto solo dai nastri magnetici che ogni minuto registravano le transazioni e dai colpi battuti sulle tastiere dei calcolatori di allora: UNIVAC 1108.
Si comprende da ciò, perché sia diventato col tempo la sede naturale per le società tecnologiche che decidono di quotarsi in Borsa.
La prima è stata Intel Corporation, nel 1971, anno della sua IPO, era una start-up con appena tre anni di storia alle spalle, mentre il Nasdaq aveva solo otto mesi di storia su cui contare. La IPO di Intel offriva appena 350 mila azioni al prezzo ragguardevole per il tempo di 23,50 dollari cadauna.
Ma Nasdaq Inc. ha contribuito al successo di tante altre grandi società che oggi sono tra le maggiori aziende mondiali per capitalizzazione di mercato: Microsoft (MSFT), Apple (AAPL), Google (GOOGL). Tutte hanno scelto la piattaforma elettronica del Nasdaq per la loro IPO.
Nel 1980 con la quotazione di Apple (12 dicembre 1980), si avverte il cambiamento che la tecnologia informatica apporterà all’intera economia nei decenni a venire. La IPO di Apple, infatti, raccolse un enorme capitale (117 mln USD, 22 dollari per azione) come non si assisteva dalla IPO della Ford Motor Company (F) nel 1956. Apple, le tecnologie informatiche in generale, avevano acquisito la stessa importanza che le automobili avevano ottenuto nel secondo dopo guerra. Grazie a questa IPO, il Nasdaq viene consacrato come il mercato dei tecnologici.
Nel 1982 Nasdaq fa debuttare il National Market System (NMS), il sistema che aggrega tutti i mercati statunitensi, compreso il NYSE. Inizialmente vi operavano solo le 49 società quotate sul mercato dei tecnologici, ma nel 1984 il NMS contava già 800 compagnie quotate ed ancora oggi è attivo. Grazie al NMS sparivano le telefonate, il broker poteva usare un terminale per acquistare e vendere azioni. Una rivoluzione per il settore finanziario che oggi conosciamo bene, e che consente a milioni di piccoli e grandi risparmiatori di fare trading da qualsiasi posto essi vogliano.
Passando ai giorni nostri, l’attività di mercato del Nasdaq è cresciuta a dismisura e oggi non troviamo più solo società quotate, ma anche indici benchmark, fondi ed ETF, futures ed anche informazioni sulle criptovalute che però non sono quotate.
Tuttavia il Nasdaq non è solo uno stock exchange, ma anche un grande fornitore di tecnologie per altri marketplace finanziari, per banche e broker in tutto il mondo.
E nel prossimo futuro la società prospetta un impiego delle sue conoscenze anche nel settore marittimo, grazie all’impiego dei protocolli blockchain sviluppati dalla società.
I due indici del mercato dei tecnologici sono il Nasdaq Composite (COMP) e il Nasdaq 100 (NDX).
Il secondo è tuttavia il più conosciuto e utilizzato come benchmark poiché è stato il primo a essere costituito il 31 gennaio 1985. Qui la lista completa delle 100 società presenti nell’indice Nasdaq 100 (anche Nasdaq-100).
I titoli presenti sono circa 4.400, ed includono quelli listati sulla borsa statunitense e sugli scambi Nasdaq Nordic e Nasdaq Baltic.
I titoli quotati rappresentano l’industria della finanza, tecnologia, ma anche il retail e della assistenza sanitaria.
Se consideriamo i titoli quotati per capitalizzazione di mercato, in ordine decrescente sono:
Inaugurato nel 1999, l’ETF Invesco QQQ è un exchange traded fund che replica l’indice Nasdaq-100. Da allora, grazie a questo fondo, gli investitori hanno avuto la possibilità di investire nell’indice. Secondo Nasdaq, l’ETF Invesco QQQ gestisce 135 miliardi di asset (ottobre 2020).
Il sito web nasdaq.com è una vera miniera di informazioni e di notizie. La sezione Market Activity raccoglie un insieme molto ampio di informazioni legate ai vari comparti trattati dalla piattaforma.
Ad ogni voce di menu dedicata agli strumenti di investimento, corrisponde una pagina con una raccolta di ultime notizie preziose per orientarsi e tenersi informati.
Disponibili qui anche il calendario economico del Nasdaq, un glossario dei termini e informazioni sulle prossime IPO.
La sezione News+Insights è ricca in approfondimenti e notizie scritte direttamente dagli autori e dagli esperti del Nasdaq. Questa sezione può essere considerata come una vera area formativa e non solo informativa.
E per chi non ha tempo di leggere, Nasdaq World Reimagined Podcast fa al caso suo (disponibile anche sulle piattaforme quali Spotify).
Mentre gli investitori che hanno direttamente investito (o sono intenzionati a farlo) nel titolo Nasdaq (NDAQ), trovano tutte le informazioni nel sito dedicato https://ir.nasdaq.com, con comunicati stampa e altre notizie utili.
Come scrivevamo in precedenza Nasdaq è anche una società che sviluppa tecnologie e soluzioni per aziende terze. La sezione Solutions del sito web raccoglie appunto i prodotti che la società dei mercati finanziari propone ad altri player globali.
Conoscere gli strumenti qui presenti è un tuffo nelle più recenti tecnologie dei mercati, ed aiuta l’investitore a comprendere cosa c’è sotto il cofano delle piattaforme di trading.
Forse anche il tuo broker preferito usa uno o più servizi Nasdaq.
Il Nasdaq, la Borsa che ha ospitato le nascenti società tecnologiche, possiamo considerarla l’evoluzione stessa dei mercati finanziari. Essa è la prima borsa che introduce l’elettronica nella finanza e detta la strada da seguire per il suo futuro, la tecnofinanza.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.