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Cosa sono le ricevute di deposito di azioni e quali i rischi

Aggiornato: Jul 03, 2023, 16:11 GMT+00:00

Cosa sono le ricevute di deposito di azioni e quali i rischi quando investi in azioni esotiche di paesi politicamente instabili e poco rispettosi del diritto internazionale.

ricevute di deposito di azioni

Le ricevute di deposito di azioni sono uno strumento molto interessante per gli investitori interessati al possesso dei titoli rappresentativi di una società quotata su mercati stranieri di difficile accesso, ma dallo spiccato interesse in termini di guadagni potenziali.

Negli Stati Uniti le ricevute di deposito sono molto utilizzati e le conosciamo come American Depositary Receipt (ADR), ma non è tutto oro quello che luccica ed è molto importante fare attenzione a come vengono gestite le ricevute di deposito di azioni dalle banche depositarie e quali rischi possono sussistere, quando tale strumento rappresenta un titolo azionario presente in un paese instabile.

Capiamo attraverso questa guida, cosa sono le ricevute di deposito, come funzionano e quali rischi bisogna conoscere quando si investe attraverso questo strumento.

Cosa sono le ricevute di deposito azionarie?

Le ricevute di deposito sono emesse da un istituto bancario in rappresentanza di azioni estere, al fine di consentire la negoziazione delle azioni in un mercato alternativo rispetto a quello originario.

Sono molto noti nei mercati azionari gli American Depositary Receipt (ADR), i quali permettono agli investitori statunitensi di acquistare azioni straniere come se fossero quotate alla Borsa di New York o al Nasdaq.

Altro strumento tipico è il Global Depositary Receipt (GDR), emesso in più nazioni differenti per consentire la negoziazione di azioni straniere sul mercato domestico.

L’utilità delle ricevute di deposito per le società quotate

Per una società quotata interessata alla raccolta di capitali in più paesi, le ricevute di deposito sono ideali perché consentono di presenziare più Borse con uno sforzo ridotto rispetto alla quotazione diretta.

Le società ne guadagnano anche in termini di visibilità e di autorevolezza, in particolare quando si quotano negli Stati Uniti.

Come funzionano le ricevute di deposito

Ipotizziamo di voler acquistare le azioni di una società quotata sulla Borsa di Tokyo. Tale mercato per un europeo è difficile da raggiungere, sono pochi i broker che offrono una esposizione diretta ai titoli quotati in Giappone.

Inoltre, l’investitore potrebbe non volersi assumere il rischio di cambio (euro/yen) e per questo preferirebbe una ricevuta di deposito denominata in valuta domestica: cioè l’euro.

L’investitore si rivolge quindi a una banca o altro intermediario che offre il servizio di acquisto di ricevute di deposito di società quotate sulla Borsa di Tokyo e ne effettua l’acquisto.

La banca terrà in custodia le ricevute di deposito, dopo aver chiesto a una banca terza nipponica di acquistare le azioni, e si occuperà della gestione e vigilanza sulle stesse per tutto il tempo che il proprio cliente deciderà di detenere le ricevute di deposito rappresentative delle azioni della società nipponica acquistata.

L’investitore è a tutti gli effetti un azionista di quella società e per questo riceverà anche il dividendo, se previsto.

Alla banca, invece, dovrà pagare le commissioni e gli eventuali canoni dovuti da contratto.

Quando l’investitore decide di vendere le ricevute di deposito, la banca incarica la banca terza di vendere le azioni sottostanti tenute in custodia al mercato. Al termine dell’operazione la somma corrispondente viene conferita sul conto del cliente. In caso di plusvalenza l’investitore potrebbe essere tenuto al pagamento di tasse.

I vantaggi delle ricevute di deposito per l’azionista

Le ricevute di deposito sono un facilitatore per l’azionista interessato all’acquisto di azioni denominate in una valuta diversa da quella domestica.

Nel caso in cui voglia acquistare le azioni di una società quotata in Brasile, non dovrà effettuare prima una operazione di cambio monetario per acquistare il real brasiliano. Sarà sufficiente acquistare le ricevute di deposito di quel titolo denominate in euro (ovviamente se esistono, perché questo è un esempio).

Con le ricevute di deposito di azioni, quindi, si riduce il rischio di cambio valutario anche se non si elimina del tutto come vedremo a seguire.

I rischi delle ricevute di deposito di azioni

Per le ricevute di deposito azionarie possiamo individuare tre rischi principali non direttamente legati all’andamento del titolo, ma che possono pregiudicarne il rendimento in modo significativo.

  • Rischio di cambio: anche se le ricevute di deposito sono prezzate nella valuta domestica, sono comunque legate a un titolo azionario legato a una valuta straniera. Nel caso di forte svalutazione della valuta nel paese della società emittente, le ricevute di deposito potrebbero diventare particolarmente volatili.
  • Rischio politico: in alcuni casi le ricevute di deposito azionarie sono legate ad aziende di paesi non pienamente stabili politicamente. In caso di sanzioni commerciali, o di destabilizzazioni politiche, il nostro investimento potrebbe essere fortemente a rischio.
  • Commissioni elevate: nonostante le ricevute di deposito tendano a essere più economiche rispetto all’acquisto diretto di azioni esotiche, in alcuni casi potrebbe verificarsi l’esatto contrario. Prima di investire in ADR o GDR è buona norma verificare se l’acquisto diretto delle azioni non sia più vantaggioso in termini di commissioni reali.

Il caso delle ricevute di deposito di azioni quotate alla Borsa di Mosca

Un caso di studio molto interessante riguarda le ricevute di deposito di azioni quotate alla Borsa di Mosca. A seguito dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della federazione russa, i titoli azionari quotati sulla Borsa del paese hanno subito pesanti contraccolpi.

I titoli azionari hanno perso valore in modo violento, il rublo si è deprezzato per poi riguadagnare e infine perdere ancora valore rispetto alle valute più forti (dollaro USA, euro, sterlina inglese, ecc.).

Sono inoltre scattate le sanzioni dei paesi occidentali nei confronti di molte società e banche russe, e le contro sanzioni della Russia nei confronti dei paesi occidentali.

Alcune piattaforme di trading che offrono gli ADR e i GDR, accettano ancora le ricevute di deposito statunitensi e globali emesse da società russe non sanzionate. Tali piattaforme accettano in particolare la conversione delle attività in azioni locali e non lo scambio.

Tra le società di cui è ammessa la conversione troviamo Rosneft PJSC, Magnit PJSC, Aeroflot, Rosseti PJSC.

Cosa succede ai possessori di ricevute di deposito di azioni russe? Questi possono parzialmente sbloccare l’investimento convertendo ADR e GDR che al momento non possono essere scambiati sui mercati statunitensi ed europei per via delle sanzioni. L’investitore entra in possesso di azioni della società russa, che saranno depositate sul proprio conto di trading.

Tuttavia, essendo le azioni russe quotate presso il Russian National Settlement Depository (NSD), non potranno essere usate per il trading perché i residenti europei hanno perso l’accesso alla Borsa di Mosca per via delle sanzioni vigenti.

I dividendi, invece, potrebbero essere assegnati, se previsti, con deposito presso un conto speciale.

La conversione non è senza costi, alcuni broker specializzati nell’operazione chiedono il 3% sull’operazione di conversione delle ricevute di deposito in azioni locali.

Sparite le ricevute di deposito di azioni russe

Il 9 giugno del 2023, Deutsche Bank ha fatto sapere ai suoi clienti interessati che non riescono a trovare le azioni sottostanti le ricevute di deposito relative a titoli azionari russi.

Tali ricevute di deposito erano state emesse da Deutsche Bank prima dell’invasione in Ucraina, scrive il MilanoFinanza, ma ora non si trova il sottostante: sparito.

Quanto avvenuto ha una sua spiegazione logica. Le azioni sottostanti erano detenute in Russia da un istituto depositario terzo e di recente le autorità di Mosca hanno dato agli azionisti la possibilità di convertire direttamente alcune delle ricevute di deposito in azioni di società locali.

Le autorità di mosca hanno, dunque, bypassato la vigilanza di Deutsche Bank, che non ha più potuto monitorare la connessione tra le azioni sottostanti e le ricevute di deposito.

In questa situazione, ora, gli investitori potrebbero essere legalmente proprietari di certificati di deposito di azioni russe in Europa, e di azioni di società russe in Russia.

I titoli interessati dal rompicapo sono in particolare Aeroflot, Lsr Group, Mechel e Novolipetsk steel.

Ricevute di deposito di azioni: meglio conoscere prima di investire

Come il caso di studio sulle azioni russe appena descritto insegna, investire sulle ricevute di deposito di azioni di paesi instabili, e dove vige una dittatura di fatto, è un grande rischio.

In un contesto geopolitico teso, dove gli Stati Uniti e la Cina non hanno ancora trovato dei compromessi capaci di creare un nuovo equilibrio mondiale, anche investire in ADR e GDR cinesi appare rischioso.

Molto meglio orientarsi su ricevute di deposito azionarie di società quotate in nazioni più stabili e meno sensibili ai rischi geopolitici globali.

Sull'Autore

Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.

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