Cosa sono i fondi life-cycle e come investire per garantirsi una pensione adeguata allo stile di vita desiderato.
Come investire con il pilota automatico senza bruciare il capitale con “mistiche” strategie di investimento? Il mondo finanziario prova continuamente a dare risposte ai risparmiatori e investitori prudenti con nuove soluzioni, e tra queste si inseriscono i fondi life-cycle.
Se stai pensando a un investimento di lungo termine che guarda alla pensione, allora scoprire cosa sono i fondi life-cycle potrà fornirti una nuova strada da perlustrare.
Il nostro obiettivo qui è fornirti gli strumenti utili per capire come investire in fondi life-cycle e assicurarti una pensione dignitosa.
Per spiegare cosa sono i fondi life-cycle usiamo la definizione di life cycle fornita dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione, la COVIP:
“Il life-cycle è un piano di investimento a fini previdenziali che prevede meccanismi che consentono la graduale riduzione dell’esposizione al rischio finanziario all’aumentare dell’età dell’aderente.”
In altre parole, mentre a 25 – 30 anni il fondo life-cycle impegnerà il tuo denaro prevalentemente in asset più rischiosi come le azioni, con l’aumentare della tua età anagrafica il fondo si preoccuperà di allocare le tue risorse finanziarie su strumenti di investimento meno rischiosi come le obbligazioni, i Titoli di Stato e la liquidità.
Assumere un maggiore rischio in giovane età è la strategia scelta dai fondi pensione multicomparto per garantire all’iscritto un rendimento più alto, consapevoli che in caso di cicli economici avversi c’è tutto il tempo per recuperare le perdite.
Quando l’età della pensione si approssima, invece, si evita al cliente lo scenario peggiore di ritrovarsi a pochi anni dal pensionamento e con il capitale “intrappolato” in una crisi finanziaria. Questo perché gli potrebbe costare la perdita parziale o totale dei risparmi e del Tfr accumulato in decenni di vita lavorativa.
Dunque il profilo life cycle è una modalità di investimento per chi ha interesse a crearsi un pilastro aggiuntivo alla pensione fornita dall’INPS o altro ente previdenziale.
Chiarito che il profilo di investimento life cycle è legato alla pensione, vediamo come funziona un fondo life-cycle tipo.
Anzitutto è importante aderire a un fondo pensione multi-comparto e cioè a uno di quelli che investe in diversi asset finanziari. Solo in questo modo sarà possibile spostare il capitale investito col passare dell’età.
Nel fondo possono confluire il trattamento di fine rapporto (Tfr) riconosciuto mensilmente in busta paga dal datore di lavoro, ma anche un contributo individuale aggiuntivo, oltre al contributo del datore di lavoro.
All’iscritto al fondo non è richiesto di effettuare operazioni dirette, una volta effettuate le scelte iniziali sarà il fondo a occuparsi della strategia. Quest’ultima, come già detto più sopra, prevede che quando l’iscritto è giovane il suo capitale venga impiegato in asset class più rischiose, per poi operare un passaggio a un comparto garantito per salvaguardare l’investimento quando l’iscritto si avvicina all’età della pensione.
Da un punto di vista dei rendimenti bisogna vederli come in una piramide: inizialmente sono più ampi (rischio maggiore), quindi si riducono per consolidare il montate accumulato (cima della piramide).
All’atto della sottoscrizione il cliente riceve un piano di investimento a scadenze predeterminate. Ad ogni scadenza i fondi accumulati (versamenti più rendimenti) vengono spostati sul comparto più adeguato all’età anagrafica del cliente.
Di seguito riportiamo un esempio tipico di come un fondo pensione investe il denaro dei suoi iscritti che hanno scelto un profilo di investimento del tipo life-cycle.
A seconda del tipo di fondo si utilizza una scala degli anni mancanti al pensionamento. Di solito il profilo più rischioso viene adottato quando all’iscritto mancano oltre 20 anni alla pensione, mentre dai 20 anni ai 16 anni il profilo di rischio inizia ad abbassarsi notevolmente, per diventare prudente tra i 15 e i 9 anni dalla pensione. Infine tra gli 8 anni e i 4 anni dalla pensione si passa a un profilo di investimento garantito.
Presentiamo in sintesi alcuni tra i maggiori fondi pensione italiani che propongono la strategia del life cycle ai propri clienti storici e nuovi.
Di base parliamo di fondi pensione, i quali sono regolamentati e vigilati in Italia dalla COVIP. Il rischio intrinseco è relativo all’investimento in asset di rischio quali sono le azioni e le obbligazioni.
Nessuno dei due asset class è garantito al 100% dal fallimento, tuttavia va considerato il fatto che i fondi pensione sono per loro natura molto prudenti e che la gestione è attiva.
Una gestione attiva permette un costante ribilanciamento e l’attuazione di strategie di protezione quando i mercati finanziari sono in “modalità crisi”.
Una volta optato per l’investimento in un fondo life-cycle non si ha la possibilità di scegliere quando passare da un comparto con un profilo di rischio più alto a uno con un profilo di rischio più basso e viceversa.
L’investimento pensionistico life cycle è un pilota automatico, buono per chi preferisce che sia qualcun altro a occuparsi della crescita del Tfr, di taglia stretta per chi vorrebbe prendersi più rischi a fronte di un potenziale rendimento superiore lungo l’intera vita lavorativa.
Se il tuo obiettivo è investire in un fondo pensione allocando il Tfr (più eventuale contributo volontario), la strategia life-cycle può essere indicata e consigliabile se non hai molte competenze in tema di investimenti finanziari.
Per i lavoratori dipendenti del pubblico e del privato la soluzione lifecycle potrebbe rappresentare la scelta ideale per far crescere nel tempo il valore del Tfr, mentre sul piano personale possono decidere di fare trading giornaliero con altri fondi a loro disposizione.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.