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Cosa sono i certificati di investimento con cedola settimanale

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 12, 2023, 10:44 GMT+00:00

Cosa sono i certificati di investimento con cedola settimanale e come investire per guadagnare sul breve e medio periodo, battendo l'inflazione.

certificati investimento cedola settimanale

Nel panorama dei certificati di investimento arrivano quelli con cedola settimanale, con cui ottenere rendimenti costanti capaci di battere l’inflazione galoppante in tempi in cui è ormai dato per assodato che l’inflazione resterà alta per molto tempo (nonostante l’azione delle banche centrali).

Per capire cosa sono i certificati di investimento con cedola settimanale, se non hai mai investito in certificati, è il caso di scoprire prima cosa sono gli investment certificate (lo stesso termine ma in inglese), quali sono le caratteristiche di base, i rischi, le opportunità e a chi si rivolgono in particolare.

Certificati di investimento: cosa sono?

I certificati di investimento sono strumenti finanziari derivati che permettono all’investitore di investire su più classi di attivo, tra cui le azioni, le materie prime, le valute, gli indici e anche i tassi di interesse.

I certificati incorporano strutture che vanno dalla più semplice replica passiva dell’andamento dell’attività sottostante, a strutture più complesse che combinano fra loro differenti componenti per realizzare determinate strategie di investimento. Questo è appunto il caso dei certificati di investimento a cedola settimanale.

Da un punto di vista della natura giuridica, gli investment certificate emessi in Italia sono definiti come strumenti finanziari cartolarizzati dal momento che si tratta di titoli al portatore negoziabili.

Come funzionano i certificati di investimento

Vediamo in sintesi come funzionano i certificati di investimento attraverso le loro caratteristiche di base.

  • Strumenti finanziari derivati.
  • Si rapportano a un sottostante.
  • Emessi da banche sono soggetti al rischio dell’emittente.
  • Strumenti di gestione passiva che replicano l’andamento del sottostante o della strategia di investimento incorporata nella struttura, non prevedono elementi di gestione attiva come i fondi.
  • Gran parte dei certificati di investimento sono meno rischiosi del sottostante di riferimento.
  • In Italia devono essere approvati dalla Consob.
  • La loro natura giuridica è di titoli al portatore.
  • Sono negoziati in Borsa sul mercato Sedex e sul mercato Euro TLX.

Per quanto riguarda la negoziazione, essi sono negoziabili durante le ore di attività del mercato (Borsa Italiana). Non ci sono limiti allo scambio, tutti i certificati possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento come avviene per le azioni.

A chi si rivolgono i certificati di investimento?

Su Borsa Italiana i certificati di investimento hanno raggiunto i 20 anni di contrattazioni, e si sono espansi grazie alla loro capacità di proporre agli investitori versioni innovative e ottimizzate per i portafogli finanziari in relazione alle tendenze in atto sul mercato.

I certificati di investimento in generale nascono per tutti i tipi di investitori, compresi gli investitori non professionali e quelli che gestiscono in autonomia i propri investimenti.

Gli investimenti richiedono capitali contenuti e permettono di esporsi su asset altrimenti non direttamente accessibili (come specifici mercati emergenti) o troppo costosi per il piccolo risparmiatore/investitore.

I profili di rischio/rendimento di un investment certificate sono differenti, permettendo all’investitore di trovare quello che meglio si adatta alle sue possibilità e anche alla sua propensione al rischio.

Le varianti che si applicano ai certificati di investimento

I certificati di investimento presentano delle varianti come il rimborso anticipato (autocallable) o altre opzioni che vediamo in breve di seguito.

  • Quanto: i certificati definiti “quanto” sono legati a un sottostante in valuta diversa dall’euro, ma sono strutturati in maniera da non essere soggetti alle variazioni del tasso di cambio tra la valuta sottostante e l’euro.
  • Autocallable: prendono questo nome quei certificate che includono la possibilità del rimborso anticipato al verificarsi di una determinata condizione, se il sottostante si trova al di sopra di un livello indicato. Prevedono l’aggiunta del pagamento di un premio prima della scadenza naturale.
  • Cap: è un limite alla partecipazione del certificato quando si verifica un rialzo del sottostante. Se i rialzi superano la soglia, a scadenza l’investitore percepirà il livello Cap.

I certificati di investimento con cedola settimanale

Fin qui hai scoperto le basi di un investment certificate, vediamo ora nel dettaglio cosa prevedono i certificati di investimento con cedola settimanale e come funzionano.

Prendiamo come esempio un recente certificato con cedola settimanale emesso da Leonteq AG, una società svizzera fondata nel 2007 e con sede a Zurigo, che ha emesso questo tipo di certificato con disponibilità in Italia sul mercato Euro TLX di Borsa Italiana (Piazza Affari).

Questi certificati con cedola settimanale sono del tipo autocallable e beneficiano dell’effetto memoria, cioè hai la possibilità di recuperare le cedole non incassate a causa del verificarsi di determinate condizioni.

L’ISIN CH1257341615 è un certificato con cedola settimanale emesso da Leonteq AG, che ha come sottostante le azioni di tre banche: Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Unicredit. Il certificato è autocallable e quanto. Paga cedole settimanali dello 0,3%, e il rendimento complessivo può arrivare al 15,6% annuo se si verificano tutte le condizioni.

L’investimento minimo nel certificato di investimento con cedola settimanale Leonteq è di 1.000€, il che significa poter incassare 3€ a settimana, 12€ al mese e 156€ in un anno. Questo se il sottostante del certificato si fa trovare sempre sopra le barriere stabilite.

Nel caso di questo certificato con cedola settimanale, la barriera è del 60% rispetto ai prezzi di osservazione iniziale. Nella pratica, le cedole settimanali vengono pagate a patto che nessuno dei 3 titoli rappresentati dal certificato ha perso oltre il 40% rispetto ai prezzi di osservazione iniziale.

Il pagamento del certificato con cedola settimanale avviene a scadenza a patto che i sottostanti siano sopra il 60% dei prezzi iniziali, ricevendo: il rimborso del capitale, l’ultima cedola settimanale e tutte le cedole precedenti non staccate. Ovviamente ciò si verifica se l’investitore non attiva il richiamo anticipato.

La vita massima del certificato con cedola settimanale è di 3 anni in questo caso, ma può essere anticipata con l’attivazione dell’autocallable.

I rischi di un certificato di investimento con cedola settimanale

Cosa succede se un certificato manca la barriera? Quali sono i rischi di un certificato di investimento con cedola settimanale?

Il primo rischio è legato al rischio dell’emittente il certificato. Il secondo rischio è relativo al certificato e alla barriera predeterminata. Se il certificato non soddisfa il requisito, il rimborso a scadenza sarà pari al valore nominale decurtato della perdita percentuale più alta fatta registrare dai titoli sottostanti.

Questo significa che prima di investire in un certificato di investimento a cedola settimanale è importante analizzare i titoli sottostanti che lo compongono.

Ad esempio, se il certificato ha come sottostante le azioni di compagnie aeree bisognerà valutare l’andamento generale del trasporto aereo e nello specifico come le compagnie rappresentate dal certificato stanno rispondendo alle sfide del momento (fanno ricavi oppure sono in perdita?).

Come tutti gli strumenti derivati, infatti, non basta conoscere lo strumento finanziario è necessario analizzare l’andamento del sottostante per non arrecare perdite, anche significative, al proprio portafoglio d’investimento.

L’alternativa del trading forex

Tra i sottostanti a cui i certificati settimanali permettono di esporsi troviamo anche le valute straniere, ma queste ultime sono facilmente accessibili attraverso i broker forex online.

Se sei interessato agli investimenti nelle valute straniere come il dollaro, la sterlina inglese, lo yen giapponese e l’euro, apri un conto di trading su un broker forex qualificato e cimentati sulle valute straniere in prima persona.

Anche con il trading sulle valute straniere è possibile battere l’inflazione.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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