Pubblicita'
Pubblicita'

Come sarà il mercato immobiliare nel 2024? Trend da seguire

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Nov 29, 2023, 20:55 GMT+00:00

Come sarà il mercato immobiliare nel 2024? Converrà investire nel real estate nel 2024? Ecco tutti i trend da seguire e da non lasciarsi sfuggire.

Come sarà il mercato immobiliare nel 2024

Investire nel mercato immobiliare nel 2024 o non investire nel real estate nel 2024? Partiamo da un fatto incontrovertibile, fintanto che vi sarà necessità di acquistare o prendere in affitto una casa, un appartamento o una villa, fin tanto che una impresa avrà bisogno di un luogo dove svolgere la sua attività, ci sarà sempre bisogno di soddisfare tali richieste immobiliari.

Dunque l’immobiliare non muore mai. Può vivere delle fasi difficili dovute, ad esempio, agli elevati tassi di interesse che costringono le persone a rimandare l’acquisto di un appartamento per via di un mutuo dai costi non alla portata. Tuttavia ci sarà sempre una opportunità, in particolare se ci mettiamo alla ricerca dei trend.

Dunque, come sarà il mercato immobiliare nel 2024? Vediamo alcuni trend immobiliari nel 2024 che potranno aiutarti a scegliere una buona strategia di investimento nel real estate il prossimo anno.

Come sarà il mercato immobiliare nel 2024: tecnologico

Le tecnologie digitali al servizio dell’immobiliare per la riduzione di costi e per l’ampliamento di opportunità di valutazione degli immobili da acquistare.

Nel concreto. Immaginiamo di avere un software in grado di calcolare il valore di un immobile o di un appartamento, di un terreno come di un edificio industriale, in base a dati quantitativi e qualitativi. Il risultato è una valutazione più accurata.

I big data e l’intelligenza artificiale possono contribuire a questo salto qualitativo. Un immobile potrà quindi essere valutato in modo più preciso, ma ovviamente serve collegare banche dati a tali programmi di elaborazione e servirà tanta trasparenza.

La strada è comunque tracciata e il property technology (proptech), cioè la tecnologia applicata al settore immobiliare, potrebbe riservare nei prossimi anni non poche sorprese e opportunità di investimento.

Investire nell’immobiliare green dal 2024 e oltre

Che casa vorrà acquistare la generazione degli “Scioperi del venerdì per il futuro”? Oggi sono piccoli per acquistare una casa, ma da adulti compreranno solo case green. E se per mancanza di risorse economiche acquisteranno una casa non ecosostenibile, useranno i fondi rimasti per renderla tale.

La coscienza ecologica è migliorata tra le persone e cresce, tra gli acquirenti di ville, appartamenti e altri immobili residenziali di nuova concezione, la richiesta che siano stati utilizzati materiali e processi rispettosi dell’ambiente. Aumenta la richiesta da parte dei compratori di avere una casa chiavi in mano che sia a risparmio energetico.

Cosa significa per l’investitore? Che quando acquista i titoli azionari di società immobiliari deve prima guardare il piano industriale. La società immobiliare quotata sta cogliendo oppure no questo nuovo trend?

Per i cercatori di investimenti nell’immobiliare green, consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato ai data center.

Acquistare e vendere casa online sarà il futuro

I venditori non sempre sono propensi a gestire la vendita del proprio immobile in prima persona, preferiscono affidare a una agenzia immobiliare di zona il compito.

Tuttavia questa dinamica nei prossimi anni cambierà. Già i venditori più digitali fanno in proprio e utilizzano piattaforme di annunci immobiliari specializzate per pubblicizzare la vendita. Un annuncio messo in vetrina a pagamento costa decisamente meno di una agenzia immobiliare.

Il digitale decreterà la fine delle agenzie immobiliari? Come le conosciamo oggi sì, ma le agenzie hanno la possibilità di cogliere le opportunità digitali per evolvere in portali immobiliari.

Gli investitori potranno acquistare le azioni di quelle agenzie immobiliari quotate, che sono in grado di cogliere per prime il cambiamento.

Immobiliare e arredo della casa virtuale

Immaginate una coppia di promessi sposi alla ricerca di una casa indipendente o di un appartamento e la necessità di vederla come sarebbe se fosse già arredata.

Grazie alla realtà virtuale (VR) e alla realtà aumentata (AR) – e a una rete internet ad alta velocità – ciò sarà possibile nei prossimi anni.

Aspettiamoci quindi la nascita di nuovi servizi in tale direzione, sia da parte degli arredatori che da parte delle agenzie immobiliari. Si può anche ipotizzare una fase di M&A da parte di società immobiliari al fine di incorporare il know-how di startup specializzate in VR e AR per strutturare il business.

Anche gli arredatori più innovativi potrebbero ben presto pensare a soluzioni in tale direzione.

L’home office: l’ufficio a casa

Un numero crescente di persone stanno maturando l’esigenza di sviluppare un ufficio a casa. La consapevolezza acquisita che molte attività si possono gestire da un computer, e quindi anche da casa, porta come conseguenza la necessità di ripensare gli spazi tra le quattro mura domestiche.

In questa direzione non si muovono soltanto le società più strettamente legate all’immobiliare, ma anche i produttori di tecnologie informatiche. Tra questi i produttori di computer e di stampanti pensati per il lavoro da remoto.

Servono soluzioni tecnologiche pratiche, compatte e sicure. La sicurezza informatica per chi lavora da casa è fondamentale. L’investitore potrà quindi trovare valore cercando società che hanno concentrato sforzi e investimenti per cogliere questo nuovo trend che comunemente viene chiamato “smart working”, ma che in realtà riporta il lavoro nel contesto familiare come avveniva nelle società pre-industriali.

Anche l’arredamento degli spazi di lavoro domestico è un trend correlato all’immobiliare che vale la pena esplorare.

I tassi di interesse alti e a lungo

Al netto dei trend, non dimentichiamoci delle dinamiche create dai tassi di interesse alti e previsti alti più a lungo di quanto si possa sperare.

Tassi di interesse alti scoraggiano l’accesso al mutuo da parte dei privati, ma possono comportare un ritardo dei piani anche per le imprese che devono rivedere i loro piani di espansione in nuove strutture produttive.

Le dinamiche dell’immobiliare residenziale in Italia: i bonus

La riduzione dell’accesso al Superbonus 110% agli inizi del 2023 con l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito comportano inequivocabilmente una riduzione della domanda di ristrutturazioni in Italia.

Dal 2024 il Superbonus si ridimensionerà al 70% dell’importo dei lavori e a partire dal 2025 al 60% dell’importo. Per il 2025 è previsto che l’erogazione del bonus di riqualificazione edilizia sarà legato al reddito privilegiando i redditi più bassi.

Il ridimensionamento del Superbonus comporterà anche un beneficio dal lato del prezzo dei materiali legati al settore dell’edilizia. A causa dei molti fattori (catene di fornitura bloccate, materie prime rincarate), non ultimo la possibilità di coprire al 110% i costi della ristrutturazione, i prezzi dei materiali sono andati (in alcuni) casi fuori controllo contribuendo al picco dell’inflazione in Italia.

Non è detto che i prezzi diminuiranno, ma la dinamica inflattiva su tali materiali subirà una battuta di arresto non trascurabile.

Investire nel real estate 2024: oltre il “classico”

Per chi ha già sperimentato le soluzioni di investimento classico nel real estate (acquisto diretto di immobili; investimento in titoli azionari immobiliari; ETF real estate), consigliamo di andare oltre e di guardare a nuove forme di investimento.

L’equity crowdfunding immobiliare è una tra queste nuove soluzioni a cui si potrà guardare. Una opzione di investimento non esente da rischi, ma che offre l’opportunità di investire su progetti specifici con un orizzonte temporale e un guadagno potenziale definiti a priori.

Consigliamo anche di leggere la guida alla crisi dell’immobiliare in Europa scritta a inizio 2023 e la guida alla crisi dell’immobiliare in Cina.

Non dimentichiamo i magazzini dedicati alla logistica. L’e-commerce e in generale lo stoccaggio delle merci è una necessità costante. Ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato al tema.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Pubblicita'