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Come Prestare i Tuoi Bitcoin ed Ottenere Degli Interessi

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 17, 2018, 12:35 GMT+00:00

La decentralizzazione delle monete ha messo nelle nostre mani grandi opportunità, compresa la possibilità di trasformarci in finanziatori di imprese. In cambio siamo noi ad ottenere degli interessi per il prestito fatto. Ecco come questo è possibile.

Prestare Bitcoin Interesse

In un precedente articolo abbiamo descritto alcuni modi per ottenere un prestito in euro se possediamo bitcoin o altre criptovalute. In questa guida vediamo, invece, come prestare bitcoin ed ottenere degli interessi in cambio.

Bitbond

Bitbond è una piattaforma dedicata al finanziamento di piccole attività principalmente svolte online. Le piccole imprese di ogni parte del mondo si rivolgono alla società per ottenere un prestito in bitcoin ed evolvere così il proprio business.

Il prestatore accede alla piattaforma del servizio finanziario, mette a disposizione una quantità di bitcoin per uno o più progetti presenti, creando un vero portfolio d’investimento. In cambio riceve interessi che variano da progetto a progetto, con una media annua di ritorno sul capitale investito del 13% (dati forniti da Bitbond.com). Come prestatore paga una commissione non inferiore all’1% a Bitbond quale intermediario.

L’investimento non è senza rischi. L’imprenditore o imprenditrice che ha chiesto il prestito potrebbe non restituire le somme dovute. Per ridurre questi rischi, Bitbond preferisce accettare richieste di finanziamento da piccole imprese che siano registrate su Amazon, ebay, Mercado Libre, o che abbiano un account PayPal con requisiti aziendali verificati.

Chi è Bitbond

Bitbond è una startup tedesca con sede a Berlino. Il fondatore si chiama Radoslav Albrecht ed ha ricevuto a sua volta finanziamenti per lanciare l’attività. Hanno investito nel progetto Point Nine Capital società di venture capital, Nelson Holzner di Billpay ed altri.

La società finanziaria è legalmente registrata e regolamentata in Germania.

Il Lending Presso gli Exchange di Criptovalute

Il lending è un metodo per prestare bitcoin ed altre criptovalute ai traders. Viene praticato dai crypto exchange già da qualche anno, tra loro Poloniex e Bitfinex.

Come funziona. Il lending ha un suo mercato dove l’investitore depone la criptomoneta e stabilisce di prestarla a un tasso di interesse su base giornaliera da lui scelto. In alternativa può basarsi sul tasso di interesse mediamente praticato dagli altri in quel momento. Il tasso di interesse a suo favore è variabile, va vista come una borsa dei prestiti dove “vince” chi offre criptovalute al miglior tasso.

La durata del prestito è indicativamente da due giorni a 60 giorni, ma potrebbe durare anche poche ore. Questo lo stabilisce il mutuatario.

Con il lending l’investitore ha un rischio di perdita del capitale quasi pari a zero. I soldi prestati, infatti, in questo caso servono ad altri traders che operano sulla piattaforma per tradare con leva finanziaria. Il meccanismo messo in atto dagli exchange è protettivo nei confronti del prestatore. Bitfinex spiega che il trader con una posizione in perdita, coprirà il prestito richiesto con i fondi presenti nel suo account. Un algoritmo calcola quanto resta a deposito nell’account del trader e liquida la posizione in perdita automaticamente prima che scenda sotto il limite di restituzione.

Il prestatore paga una commissione del 15% sugli interessi maturati, detratti in automatico al termine di ogni prestito.


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Quale Opzione Scegliere

Al netto dei maggiori rischi della soluzione Bitbond – il mutuatario potrebbe non restituire il prestito – è l’opzione più redditizia sul lungo periodo, secondo i dati forniti dalla stessa società.

Con l’opzione lending il capitale è garantito al 99,99%, ma richiede una attività di controllo costante perché i prestiti possono essere restituiti prima del tempo da noi impostato e in alcuni momenti della giornata i margini di guadagno possono essere anche molto bassi.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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