Azioni più ETF del Cloud Computing da comprare e tenere nel 2022. Prendi nota delle azioni di Borsa Italiana e del mercato statunitense su cui investire.
Gli investimenti tematici possono riservare interessanti guadagni se si sa dove dirigere le proprie finanze. Investitori, trader e risparmiatori, tutti possono trarre vantaggio dagli investimenti tematici e dai megatrend come il Cloud Computing.
In questo articolo vogliamo affacciarci al 2022 per conoscere alcune azioni del Cloud Computing ed ETF su cui investire, per trarre vantaggio da una soluzione che sempre più servirà alle imprese e ai privati per gestire in sicurezza i propri dati digitali.
Partiamo quindi dalle azioni del cloud computing, consapevoli che il numero delle possibilità è molto più ampio.
Iniziamo dai titoli azionari del cloud computing su cui investire, per scoprire che tutti i titoli che presentiamo qui sono inclusi in uno dei tre ETF che presenteremo nella sezione successiva di questo articolo.
La società quotata in borsa Arista Networks (ANET) è attiva dal 2004 nella realizzazione di switch di rete multistrato, che sono necessari per il software-defined networking: una componente importante del cloud computing.
ANET lavora direttamente con i fornitori di servizi in cloud, con i governi e servizi finanziari che necessitano di soluzioni in cloud avanzate.
Il titolo è cresciuto del +89,79% da inizio 2021 e tutto lascia presagire che nei prossimi anni possa offrire ulteriori margini di guadagno. La società ha raggiunto un record di 2,96 USD di adjusted earnings per azione.
La HP nel 2015 ha scorporato le sue operazioni relative ai server, allo storage e al networking costituendo Hewlett Packard Enterprise (HPE). La società è quotata alla Borsa di New York con un valore di 15 dollari circa.
A differenza di altri titoli del cloud computing, HPE non ha brillato negli ultimi anni mostrandosi vistosamente incostante. Dopo le difficoltà vissute a metà del 2020, il titolo ha saputo recuperare portandosi ad un +34% da inizio 2021.
Nonostante le sue cadute, il prezzo del titolo la fa essere una opportunità interessante per un ampio numero di investitori interessati ad esporsi al tema di investimento del cloud computing.
In precedenza si chiamava Network Appliance Inc., poi il nome ha subito un aggiornamento per adeguarsi ai tempi, ma NetApp (NTAP) è dal 1992 un punto di riferimento nelle apparecchiature per le reti. Dal 2012 è stata inserita da Fortune nella lista delle prime 500 società statunitensi e in molti ambiscono a lavorare al suo interno.
Quotata al Nasdaq, NetApp si occupa di soluzioni cloud ottimizzate e soluzioni di controllo cloud, oltre a fornire servizi di conservazione dati in cloud.
La società ha vissuto una interessante fase di crescita tra il 2016 e la prima metà del 2019, per poi iniziare una fase ribassista terminata soltanto ad agosto 2020. Da allora il titolo ha raggiunto un nuovo massimo storico. Sicuramente una tra le società di cui tenere conto nel prossimo futuro.
In questa sezione riportiamo, invece, un resoconto delle azioni italiane del cloud computing che troveremo disponibili sulla Borsa di Milano.
Nella terza e ultima parte dell’articolo dedicato alle azioni e ETF del Cloud Computing su cui investire nel 2022, presentiamo alcuni fondi negoziati in borsa su cui potranno provare a esporsi un po’ tutti i tipi di investitori.
Guardando al mercato nostrano di Borsa Italiana, troviamo ben 3 ETF del Cloud Computing su cui poter investire. Vediamoli tutti e tre in sintesi.
Il Cloud computing è una soluzione di risorse hardware e software che prende il via nel 2006 quando il CEO di Google di allora, Eric Schmidt, coniò il termine.
Oggi il mercato generato da questa soluzione vale 445 miliardi di dollari e dovrebbe crescere fino a toccare i 947 miliardi di dollari entro il 2026.
Si comprenderà, quindi, quanto sia interessante per l’investitore cogliere ora l’opportunità di inserirsi nel settore attraverso l’acquisto di azioni ed ETF del cloud computing.
Come sempre è consigliabile entrare quando i mercati sono ribassisti per acquistare a sconto gli asset su cui si intende investire.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.