Il prezzo dell’Oro sta vedendo un rialzo significativo, dando modo di superare i 2.360 $, un aumento quasi dell’1%. Questo incremento si spiega con la crescente domanda di beni rifugio e le aspettative di una politica monetaria più accomodante a livello globale.
Le tensioni geopolitiche, specialmente le crescenti ostilità a Gaza, hanno rafforzato l’attrattiva del metallo giallo come bene rifugio. L’interruzione dei colloqui di pace tra Hamas e Israele e l’accumulo di forze militari israeliane vicino Rafah hanno contribuito a un clima di incertezza, spingendo gli investitori verso l’oro.
Parallelamente, i recenti dati sul mercato del lavoro statunitense hanno alimentato la speculazione che la Federal Reserve potrebbe essere costretta a ridurre i tassi di interesse più presto del previsto. Le richieste di sussidio di disoccupazione hanno superato le aspettative, segnalando potenziali debolezze economiche che potrebbero spingere la Fed a un’azione di politica monetaria più morbida.
Globalmente, le Banche centrali stanno adeguando la loro politica monetaria. La Riksbank svedese ha recentemente ridotto i tassi per la prima volta dal 2016, e la Banca d’Inghilterra ha visto un aumento nel numero di funzionari favorevoli al taglio dei tassi. Anche la Banca Centrale Europea ha quasi garantito un taglio dei tassi a giugno, mentre la Reserve Bank of Australia ha adottato un tono più accomodante.
Questi sviluppi suggeriscono che i tassi di interesse potrebbero aver raggiunto il picco e potrebbero iniziare a diminuire, una condizione favorevole per il metallo giallo. Mentre i funzionari della FED rimangono cauti, con figure come il presidente della FED di Boston e il presidente della FED di Minneapolis che evidenziano persistenza nelle pressioni inflazionistiche, il contesto globale sembra incline a supportare ulteriori guadagni per il metallo giallo nei prossimi mesi.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.368,24 $, in rialzo dello 0,94% ed in pieno test per chiudere la settimana sopra il livello annuale dei 2.361,77 $, svolta che porterà i tori a tentare l’assalto del limite inferiore dell’area dei massimi intorno al livello annuale dei 2.392,41 $. Un superamento di esso permetterebbe inoltre di raggiungere il successivo livello annuale dei 2.419,61 $.
Al ribasso, solamente una chiusura sotto i 2.361,77 $ potrebbe permettere al metallo giallo di iniziare un nuovo movimento ribassista, con il livello annuale dei 2.321,14 $ a rappresentare il primo target ribassista.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.