Tradotto con IA
Durante la sessione asiatica di trading di martedì, l’Indice del Dollaro USA (DXY) ha rimbalzato da un minimo di sei settimane a 98,58 raggiungendo circa 98,90. Questa ripresa precede la pubblicazione di importanti dati sul lavoro negli USA, incluso il report JOLTS sulle offerte di lavoro, in uscita oggi.
Nonostante il rimbalzo, il dollaro ha incontrato difficoltà a seguito di dati ISM Manufacturing PMI inferiori alle attese. Il PMI è sceso a 48,5 a maggio, rispetto a 48,7 di aprile, al di sotto della previsione di 49,5.
Questo segna la terza contrazione consecutiva, evidenziando la debolezza persistente nell’attività manifatturiera statunitense e sollevando preoccupazioni più ampie sull’economia.
Aumentando l’incertezza del mercato, il Presidente Trump ha annunciato l’intenzione di raddoppiare le tariffe su acciaio e alluminio, passando dal 25% al 50%, a partire da mercoledì. L’UE ha avvertito che tali tariffe potrebbero far deragliare i negoziati commerciali bilaterali, suggerendo che potrebbero essere adottate contromisure, il che aumenterebbe il rischio di disordini nel commercio globale.
Le tensioni tra USA e Cina rimangono irrisolte, mentre le reciproche accuse relative agli impegni tariffari persistono, aggiungendo pressione sui mercati finanziari. (edited)
L‘Indice del Dollaro USA (DXY) si sta consolidando intorno a 98,88 dopo un modesto rimbalzo dai recenti minimi. L’azione del prezzo è limitata al di sotto di una linea di tendenza discendente, con una resistenza immediata a 98,93 e una resistenza dinamica rappresentata dalla media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi intorno a 99,02. L’EMA a 200 periodi, vicino a 99,45, aggiunge ulteriore pressione al ribasso.
Un breakout confermato sopra i 98,93 potrebbe puntare a 99,30 o oltre. Al contrario, se la resistenza non viene superata, si potrebbe verificare un nuovo test del supporto intorno a 98,57 o addirittura a 98,30.
Gli indicatori tecnici suggeriscono un restringimento dell’azione del prezzo all’interno di una struttura discendente, lasciando presagire una mossa potenzialmente decisiva. I trader dovrebbero monitorare attentamente il comportamento del prezzo per un breakout sopra la resistenza della linea di tendenza o per un’inversione al ribasso.
Il cambio GBP/USD si sta consolidando intorno a $1,3523, oscillando appena sotto il livello di ritracciamento Fibonacci del 23,6% a $1,3531. L’EMA a 50 periodi supporta il prezzo a $1,3514, mentre l’EMA a 200 periodi, posizionata a $1,3478, fornisce ulteriore supporto dinamico.
Un breakout deciso sopra $1,3531 potrebbe spingere la coppia verso la zona di resistenza compresa tra $1,3557 e $1,3575, mentre un fallimento nel mantenere i livelli attuali potrebbe innescare un ritracciamento verso $1,3501 (ritracciamento del 50%) o $1,3488 (ritracciamento del 61,8%).
Il cambio EUR/USD si sta consolidando intorno a $1,1419, supportato da una linea di tendenza ascendente e dalle principali medie mobili (l’EMA a 50 periodi a $1,1399 e l’EMA a 200 periodi a $1,1346). L’azione del prezzo rimane contenuta sotto il livello di resistenza a $1,1454, ma il pattern dei minimi crescenti suggerisce una potenziale continuazione rialzista.
Un breakout sopra $1,1454 potrebbe aprire la porta alla zona compresa tra $1,1485 e $1,1513, mentre un fallimento nel mantenere il supporto della linea di tendenza potrebbe innescare un ritracciamento a $1,1400 o addirittura a $1,1389. L’assetto complessivo suggerisce un restringimento dell’azione del prezzo in un canale rialzista, in attesa di una mossa decisiva.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.