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I futures sulle azioni sono scesi in apertura di lunedì mentre i trader ricalibravano le aspettative riguardo alle tariffe statunitensi, che ora entreranno in vigore il 1 agosto, e non il 9 luglio come molti avevano precedentemente previsto.
I futures sul Dow sono scesi di 70 punti, ovvero dello 0,2%, mentre i futures sull’S&P 500 sono calati dello 0,3% e quelli sul Nasdaq-100 sono scesi dello 0,5%, a causa di nuovi fermenti politici e dell’incertezza sulle prossime mosse commerciali.
Il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha dichiarato in consecutive interviste che diversi annunci commerciali sono in arrivo “nelle prossime 48 ore”, aggiungendo che saranno “un paio di giorni intensi”, senza specificare i paesi coinvolti. Il mercato aveva previsto delle tariffe per questa settimana, in vista della scadenza della sospensione di 90 giorni sui dazi reciproci di Trump.
Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha confermato la nuova data di entrata in vigore del 1 agosto, avvertendo che i partner commerciali non disposti a negoziare torneranno ai livelli tariffari precedenti.
I trader sono cauti, bilanciando l’ottimismo per l’avanzamento degli accordi commerciali con la minaccia di Trump di un ulteriore dazio del 10% sui paesi allineati alle “politiche anti-americane dei BRICS”.
Le azioni Tesla sono scese di quasi il 6% in pre-market dopo che l’amministratore delegato Elon Musk ha annunciato l’intenzione di formare l'”America Party”, alimentando timori di ulteriori distrazioni dal core business e di possibili danni al marchio.
Geo Group e CoreCivic hanno registrato rispettivamente un rialzo del 7,6% e del 5,4%, dopo che la legge del 4 luglio di Trump ha ampliato i finanziamenti per i centri di detenzione per l’immigrazione, migliorando le prospettive per il settore delle prigioni private.
SolarEdge è scesa del 2,8% dopo un forte rally della settimana scorsa trainato dalle modifiche fiscali previste dalla legge di Trump, mentre Shell ha perso quasi il 3% dopo aver segnalato che un indebolimento del trading del gas potrebbe pesare sugli utili trimestrali.
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso la scorsa settimana ai massimi storici, alimentati dalle speranze che la Casa Bianca posticipasse le tariffe più severe. Tuttavia, con il mercato vicino a livelli record, i trader sono in allerta per una maggiore volatilità qualora i negoziati commerciali si inasprissero o se le tariffe dovessero rivelarsi superiori alle attese.
Tom Lee di Fundstrat ha affermato la scorsa settimana che le tariffe hanno “riplasmato alcuni flussi economici”, ma prevede un potenziale rialzo se le aziende registrano utili migliori del previsto grazie a una gestione efficace delle tariffe.
I trader seguiranno da vicino le prossime notizie commerciali provenienti dalla Casa Bianca e dal Tesoro, posizionandosi in vista della stagione degli utili.
L’attenzione principale sarà focalizzata su se gli sviluppi commerciali rafforzeranno o interromperanno il recente rally, con la consapevolezza che la tempistica delle tariffe e eventuali misure ritorsive potrebbero influenzare il sentiment azionario a breve termine.
La scadenza tariffaria del 1 agosto rappresenta ora il prossimo punto di svolta per le azioni statunitensi.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.